Il Re Sole si è spento

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Il Re Sole si è spento

Musiche per le esequie di Luigi XIV Marc-Antoine Charpentier (1643 — 1704)

Méditations pour la Carême per hautecontre,
taille, basse e basso continuo **

Desolatione desolata est terra H. 380
Sicut pullus hirundinis H. 381
Tristis est anima mea H. 382
Ecce Judas H. 383
Cum cenasset Jesus H. 384
Quarebat Pilatus dimittere Jesum H. 385
Tenebrae factae sunt H. 386
Stabat mater dolorosa H. 387
Sola vivebat in antris H. 388
Tentavit Deus Abraham H. 389 André Campra (1697 — 1764)

Cum invocarem exaudit me Deus, motet à deux voix
Psalme IV per due dessus e basso continuo Livre II 1699 *(1657 — 1726)

De profundis S. 23 per soli, coro e orchestra
De profundis
Fiant aures tuae intendentes
Si iniquitates observaveris
Domine Quia apud Te
Sustinuit anima mea
A custodia matutina
Quia apud Dominum
Et ipse redimet Barbara Zanichelli — premier dessus *
Karin Selva — deuxième dessus *
Annalisa Mazzoni — hautecontre **
Alessandro Baudino — taille **
Matteo Bellotto — basse **
Andrea Nicolotti — basse I Musici di Santa Pelagia
Svetlana Fomina — violino primo
Efix Puleo — violino secondo
Magdalena Vasilescu — viola
Noelia Reverte Reche — viola da gamba
Roberto Massetti — contrabbasso
Mattia Laurella — flauto
Alberto Mattea — oboe
Maurizio Fornero — organo e direzione

guida all’ascolto
bibliografia

Il Grand Motet e le Petites Méditations

Da sempre le liturgie legate alla morte offrono molti spunti ai compositori per dimostrare la loro bravura e sono inoltre commissioni retribuite generosamente dai nobili committenti: le esequie solenni sono la dimostrazione estrema della potenza della famiglia, che non bada a spese nell’organizzare il rito funebre e ingaggia compositori e musicisti per ricordare il caro estinto. Nel caso delle liturgie che ricordano la Passione di Cristo, i riti che si concentrano nella Settimana Santa donano ai compositori testi estremamente interessanti da rappresentare musicalmente, con organico di qualunque dimensione. Il programma di questo concerto vuole presentare un esempio di musica eseguita durante le esequie di Luigi XIV, uomo potentissimo di cui ricorrono i trecento anni dalla morte, accostandolo alle Méditations pour la Carême di Marc-Antoine Charpentier, di concezione e natura completamente diverse. Michel Richard Delalande è il compositore di corte che scrive per il Re Sole e le sue funzioni religiose grandi mottetti polifonici per soli, coro e orchestra, con uno stile maestoso, senza cadere però nel manierismo e nell’ampollosità: il De Profundis alterna a sinfonie strumentali alcuni interventi solistici e corali molto solenni che sottolineano e amplificano il testo del salmo 129; scritto nel 1689, molti anni prima della morte di Luigi XIV, fu eseguito il 15 settembre 1715 durante una cerimonia funebre piuttosto dimessa, se rapportata allo sfarzo della corte di Versailles.
Le Méditations pour la Carême furono invece scritte qualche decennio prima da Marc-Antoine Charpentier per un istituto religioso di cui si sono perse le tracce e utilizza un organico assai modesto (tre voci e basso continuo) per dieci brevi composizioni che alternano allo stile misurato del mottetto antico il dialogo tra i protagonisti della Passione di Cristo (Pietro, Pilato, Maddalena) in una forma quasi teatrale.