Regie sinfonie 2022

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Sabato 19 marzo 2022 – ore 17

Salone Verdi dell’Istituto Musicale “Giuseppe Verdi” – Via Natta 22 – Asti

Il Duo Pianoforte e Chitarra nell’Opera di Ferdinando Carulli

 

Ferdinando Carulli (1770-18419 Gran Duo in mi minore per chitarra e pianoforte op. 86 – Variazioni su un tema del Flauto magico di Mozart da Beethoven op. 169

George Philipp Telemann (1681-1767) Nun komm der Heiden Heiland TWV 1: 1178

Johann Sebastian Bach (1685-1750) Nun komm del Heiden Heiland BWV 62

  

Gabriele Manfredi, chitarra

Sabrina Favretto, pianoforte

Il concerto sarà preceduto dall’esibizione dei chitarristi Federico e Gabriele Tala

 

Christian Gottlieb Scheidler (1747-1829) – Sonata in re maggiore per due chitarre

DESCRIZIONE

Tra i grandi dimenticati della storia della musica spicca il nome di Ferdinando Carulli, compositore napoletano nato lo stesso anno di Beethoven, che – a differenza della maggior parte degli autori partenopei suoi contemporanei – non si dedicò all’opera, ma portò avanti una brillante carriera di virtuoso di chitarra, che lo vide trionfare per lungo tempo a Parigi. Sabato 19 marzo alle 17 questo autore potrà essere riscoperto nel concerto tenuto all’Istituto “Giuseppe Verdi” dal giovane chitarrista Gabriele Manfredi – che si è laureato al Conservatorio “Giorgio Federico Ghedini” di Cuneo con una tesi dedicata proprio a Carulli – e dalla pianista Sabrina Favretto, che eseguiranno due opere di rarissimo ascolto come il Gran Duo op. 86, un’opera intrisa da una intensa melodiosità vivacizzata da funambolici spunti virtuosistici che si colloca alla perfezione nei canoni estetici dei raffinati salotti parigini del periodo immediatamente successivo alla Restaurazione, e le Variazioni su un tema del Flauto magico di Mozart di Ludwig van Beethoven, brano dal carattere molto brillante, che Carulli trascrisse per chitarra e fortepiano, pubblicandolo con il numero d’opera 169. Nell’insieme, questo concerto riesce a fare coesistere armoniosamente un ascolto molto gradevole in grado di conquistare anche chi si avvicina per la prima volta alla musica classica e un intento decisamente più culturale, legato alla riscoperta delle opere di un compositore dimenticato, che saprà suscitare l’interesse anche degli appassionati dai gusti più esigenti.

CURRICULA

Gabriele Manfredi

Gabriele Manfredi inizia gli studi musicali di chitarra e di pianoforte con Leonard Plumbini e Sabrina Favretto. Ha seguito presso l’Istituto Musicale “Giuseppe Verdi” di Asti il corso preaccademico di Chitarra con Cristian Saggese e il corso di Fisarmonica con Fernanda Saravalli. Attualmente è laureando presso il Conservatorio “Giorgio Federico Ghedini” di Cuneo in Chitarra classica con Mario Gullo. È attivo in numerosi gruppi da camera sia come chitarrista sia come fisarmonicista. È attivo inoltre come chitarrista nel Duo Carulli con la pianista Sabrina Favretto.

Sabrina Favretto

Sabrina Favretto si è diplomata a pieni voti in pianoforte al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino sotto la guida di Maria Teresa Immormino. Ha seguito diversi corsi di perfezionamento pianistico tra cui quello tenuto da Paul Badura-Skoda a Firenze e quello biennale con il maestro Boris Bloch all’“Accademia Ducale di Genova”. Partecipa fin dalla giovane età a diversi concorsi pianistici ottenendo ottimi piazzamenti, tra cui il Concorso Inter-Europeo di Palestrina (Roma), il Concorso pianistico internazionale “Città di Albenga”, il concorso internazionale di musica “Carlo Soliva” di Casale Monferrato e il concorso internazionale “Città di Nova Milanese”. Collabora con numerosi gruppi da camera, tra cui in duo violoncello e pianoforte, violino e pianoforte, flauto e pianoforte e come accompagnatrice di canto. Si esibisce inoltre come direttrice di banda musicale e di coro polifonico in Asti e provincia. Ha seguito i corsi di Didattica della Musica al Conservatorio di Torino e di Alessandria ed è stata docente di pianoforte e di propedeutica musicale per l’Accademia Artemusica di Agliano Terme. Ha insegnato educazione musicale in diverse scuole primarie e secondarie di Torino e Asti, è stata docente di pianoforte ai corsi estivi musicali di “La Thuille” in Valle d’Aosta e attualmente è titolare di cattedra al Liceo Musicale “Ego Bianchi” di Cuneo, nel quale ha anche attivato il progetto “Accompagnatore al Pianoforte”.

Federico e Gabriele Tala

Federico e Gabriele Tale, rispettivamente di 15 e 17 anni, hanno iniziato lo studio della chitarra classica con Manuel Merlo. Dal 2018 frequentano il Conservatorio “Giorgio Federico Ghedini” di Cuneo sotto la guida di Mario Gullo. Hanno partecipato a diversi concorsi nazionali, classificandosi sempre ai primi posti sia individualmente sia in duo; in particolare, il Duo Tala è risultato vincitore al Concorso Rospigliosi di Pistoia, all’Ansaldi di Roburent, al Concorso “A corde libere” di Favria e al Concorso “Nilo Peraldo Bert” di Piedicavallo. Il Duo Tala fa anche parte della Open Orchestra diretta dal compositore Marco Reghezza.


Sabato 26 marzo 2022 – ore 17

Salone Verdi dell’Istituto Musicale “Giuseppe Verdi” – Via Natta 22 – Asti

Il Quartetto per Archi e Pianoforte alle Soglie del Novecento

 

Gustav Mahler (1860-1911)

Quartetto in la minore per archi e pianoforte – Nicht zu schnell. Entschlossen

Johannes Brahms (1833-1897)

Quartetto in sol minore per archi e pianoforte op. 25 – Allegro – Intermezzo: Allegro ma non troppo – Andante con moto – Rondò alla zingarese: Presto

Beaux Arts Trio
Joaquin Palomares, violino
David Fons, viola
Davide Apellaniz, violoncello

Andrea Rucli, pianoforte

DESCRIZIONE

Quando si parla di quartetti per archi e pianoforte, il pensiero corre spontaneamente ai capolavori dei grandi maestri del Classicismo viennese Franz Joseph Haydn, Wolfgang Amadeus Mozart e Ludwig van Beethoven, ma in realtà questo vasto repertorio comprende anche molte gemme ancora pressoché sconosciute al grande pubblico, soprattutto quelle che furono scritte a cavallo tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. Sabato 26 marzo alle ore 17 il pubblico astigiano potrà colmare questa lacuna assistendo al concerto del Beaux Arts Trio – affermata formazione che riprende il nome di uno dei più leggendari ensemble cameristici del XX secolo – e del pianista Andrea Rucli, che eseguiranno il Quartetto in sol minore op. 25 di Johannes Brahms, capolavoro giovanile del grande compositore amburghese, che con la sua scrittura densa e la sua atmosfera molto evocativa spalancò una nuova stagione alla cameristica ottocentesca. A questo lavoro di ampio respiro verrà abbinato il breve Quartetto in la minore di Gustav Mahler, compositore conosciuto soprattutto per i suoi vasti affreschi sinfonici, che con questo lavoro delineò un quadro molto espressivo della sua intensa poetica.

CURRICULA

Andrea Rucli

Il pianista Andrea Rucli suona da più di 25 anni sia come solista sia in svariate formazioni cameristiche, collaborando con figure di primo piano del concertismo internazionale. Ha partecipato a prestigiosi festival di musica da camera, tra cui quelli di Kuhmo in Finlandia (dove nel 2016 sarà ospite per la dodicesima volta), di Portogruaro (10 edizioni) e del Teatro Olimpico di Vicenza,  il Sound Jerusalem in Israele, il Festival Pontino, il Cantiere di Montepulciano e la Società di Musica da Camera dell’Ermitage di San Pietroburgo. Tra i diversi dischi registrati da Rucli spiccano i due CD dedicati alle opere per pianoforte e cameristiche – registrate in prima mondiale – della compositrice russa Ella Adaiewsky, frutto di un quinquennale lavoro di riscoperta promosso dall’Associazione Sergio Gaggia, di cui si sono ripetutamente occupati anche la rivista Amadeus e Radio 3 Suite. Nel 2010 e nel 2013 Rucli è stato ospite dei Concerti del Quirinale, trasmessi live per la terza rete radiofonica RAI e in Euroradio. Nel novembre dello scorso anno ha debuttato come solista con orchestra nella Sala Brahms del Musikverein di Vienna.

Beaux Arts Trio

Il Beaux Art Trio è formato da solisti vincitori di diversi premi in concorsi nazionali e internazionali e a loro volta membri di giuria. Il Trio, interessato a diffondere programmi di grande qualità e virtuosismo, si è esibito in Europa, America e Asia, partecipando ai festival musicali più prestigiosi: Granada, Santander, Tanglewood, Banff, Evian, Lione, Santorini, Spoleto. Ha suonato con le principali orchestre spagnole (National Orchestra, Siviglia, Valencia, Oviedo, Castilla e Leon, Catalogna nazionali, etc.) e straniere (National Orchestra delle Fiandre, in Belgio, London Philharmonia, ecc.) e ha effettuato registrazioni per ASV (Regno Unito), Prodigital Records (USA), Sony, Dahiz Productions. I tre artisti, altresì membri del prestigioso Beethoven Klavier Quartett, hanno eseguito l’integrale dei Trii di Schubert e Beethoven nelle più importanti città spagnole (Madrid, Barcellona, Toledo, Valencia).


Sabato 30 aprile 2022 – ore 21

Spazio Kor – Piazza San Giuseppe – Asti

 

Trent’anni dei Trelilu

 

Trelilu

Roberto “Spiegazza” Beccaria, voce
Roberto “Bertu” Bella, chitarra e voce
Piero “Peru” Ponzo, clarinetto, ciarafi e voce
Francesco “Franco” Bertone, contrabbasso, ciarafi e voce

DESCRIZIONE

Nei suoi quindici anni di storia, Regie Sinfonie non si è occupata solo del repertorio barocco, ma di tanto in tanto ha proposto al suo pubblico anche generi diversi, tra cui alcuni concerti dedicati alle tradizioni musicali di vari paesi, come l’Armenia. Nel concerto in programma sabato 30 aprile alle 21 nello Spazio Kor di Asti verrà reso omaggio ai Trelilu, un quartetto vocale e strumentale (chitarra, clarinetto e contrabbasso) che si dedica da oltre trent’anni al teatro musicale piemontese e alla canzone contemporanea della nostra regione, un’eredità culturale di gran pregio, che purtroppo corre il serio rischio di scomparire. Lo spettacolo dei Trelilu propone un’esibizione brillante e molto divertente, tra gag e battute in un italiano maccheronico infarcito di termini piemontesi, ma sarebbe sbagliato ridurne i contenuti a una comicità finalizzata a strappare una risata al pubblico, in quanto dalle canzoni e dai brevi monologhi dei quattro protagonisti emergono storie di persone semplici ma ricche di valori, che rievocano un’epoca che è stata travolta dalla vuota esteriorità del mondo che ci circonda. Un appuntamento non solo per chi ricorda con nostalgia il Piemonte dei bei tempi andati, ma anche per quanti – e sono i più – che vogliono guardare al futuro senza scordare la propria identità e le proprie tradizioni.

CURRICULA

Trelilu

Da dove vengono? Dal Piemonte. Che cosa fanno? Teatro musicale, nuove canzoni popolari. Chi sono? Roberto ‘Spiegazza’ Beccaria – voce Roberto ‘Bertu’ Bella – chitarra e voce Piero ‘Peru’ Ponzo – clarinetto, ciarafi e voce Francesco ‘Franco’ Bertone – contrabbasso, ciarafi e voce. Terra di Langa, quella che si vede da Carrù, Piozzo, Mondovì. I Trelilu qui nascono per scherzo, nel 1992, con la scommessa di portare su palcoscenico quello che una compagnia di amici può fare e dire intorno a un tavolo. La scena è molto semplice: un tavolo e una bottiglia con quattro bicchieri per altrettanti Lilu che si raccontano suonando. Voci, chitarra, clarinetto e contrabbasso, più una serie di improbabili percussioni, per creare un repertorio originale di brani cantati in piemontese e italiano maccheronico. Nei loro spettacoli, tra il concerto e il cabaret, ogni canzone è preceduta e seguita da gag e dialoghi improvvisati condotti in un italiota direttamente derivato dal dialetto; italiacano, dicono i quattro. L’elemento scenico, la gestualità e i vestiti demodé sono importante cornice per le storie narrate, i cui argomenti sono riconducibili al vedere la vita con gli occhi di quattro personaggi stralunati, semplici, grezzi ma eleganti al tempo stesso, e a loro modo attuali. Lo sguardo che si posa sui fatti è sempre divertito e questo approccio dà vitalità al racconto di avvenimenti semplici che spesso non si notano per la loro normalità o per la fretta che anima la quotidianità. Dal punto di vista musicale non fanno ricerca filologica, ma, attraverso un uso giocoso degli strumenti, vari stili musicali vengono miscelati, continuando la tradizione dell’invenzione popolare spontanea, con una spiccata propensione per la sua vena comica. Dal 1993 a oggi hanno pubblicato 16 CD, tutti di canzoni originali (tranne le rivisitazioni tragico-buffe di Malafemmena, Perdere l’amore, Domenica bestiale, Manuela, Rose rosse), un’antologia e 2 dvd filmici. Ognuno di loro ha esperienze personali professionistiche nel mondo della musica da oltre 30 anni, in orchestre classiche, gruppi jazz, blues, rock, musica corale, world-music, canzone d’autore, teatro musicale. Come Trelilu hanno all’attivo più di 1600 concerti in prestigiosi teatri, locali e piazze del Piemonte e oltre. Dal 2000 presenti a Torino con concerti al Piccolo Regio e al Teatro Gioiello e nella rassegna Il teatro nelle Lingue del Piemonte. Dal 2005 regolarmente in cartellone al Teatro Erba e al Teatro Alfieri. Ospiti nel 2002 al Festival Nazionale del Cabaret di Torino, alla Fiera del Libro, al Salone del Gusto (dove nel 2004 hanno avuto l’onore di suonare per il premio nobel indiana Vandana Shiva), alle rassegne Cheese 2005 e 2007 e Cantè j Ov 2008 e 2009, alle Feste della Transumanza in Val Po. Invitati nel 2000 alla Fête de la Musique a Digne, nel 2005 al Festival de la Clarinette Populaire a Glomel in Bretagna, nel 2009 al Festival Pyteros en Cantabria a Santander in Spagna. Impegnati in spettacoli di beneficenza pro Enti piemontesi (Ospedale di Mondovì, Centro di Candiolo) o situazioni di emergenza all’estero (per i bambini di Ecuador, Brasile, Capo Verde). Hanno scritto del gruppo e della sua musica le riviste Folk Bullettin, World Music, Luca Ferrari sul libro Folk Geneticamente Modificato, Aldo Grasso su Corriere della Sera Magazine, Gian Luca Favetto e Carlin Petrini su La Repubblica, Nico Orengo su Specchio, Fiorenza Barbero, Fiorenzo Panero, Fiorenzo Cavetto, Alessandro Perissinotto, Fiammetta Mussio e Sergio Miravalle su La Stampa e molti altri. Sono citati nel libro di Piero Sorìa A proposito di Ute. Articoli redatti dai quattro musicisti-attori-scrittori sono apparsi sulla rivista di Slow Food e sulla rivista Idea, mentre la collaborazione con la rivista web TargatoCn è incentrata su brevissimi sketch di propria sceneggiatura. Vari passaggi su RAI3 (con la scrittrice Margherita Oggero), RAI1 Linea Verde, Radio1 RAI, RaiSat con Omar Pedrini, Radio DeeJay, Radio24, Buongiorno Regione e TG3 Piemonte con Alberto Gedda. Dopo l’uscita dal gruppo di Filippo Pippo Bessone, a partire dal 2013 il ruolo di voce solista è ricoperto da Roberto Beccaria, in arte “Magister Spiegazza”, con Bertu, aka Roberto Bella alla chitarra, Franco, Francesco Bertone al contrabbasso, e Piero Peru Ponzo al clarinetto.


Domenica 15 maggio 2022 – ore 16

Chiesa di San Martino – Piazza San Martino 11 – Asti

 Franz Joseph e Johann Michael Haydn, due fratelli a confronto

Michael Haydn (1737-1806) – Vespro in fa maggiore

 

Chiara Albanese, soprano
Luisa Martini, contralto
Margherita Scaramuzzino, contralto
Orchestra Barocca dei Musici di Santa Pelagia
Gudni Emilsson, direttore

DESCRIZIONE

Mentre Franz Joseph Haydn faceva incetta di onori a Vienna e a Londra, al punto da venire ritenuto il più grande compositore vivente, suo fratello minore Michael conduceva un’esistenza assai più tranquilla – ma non meno prolifica sotto l’aspetto musicale – nella defilata Salisburgo, la stessa città che era parsa troppo angusta per il genio di Wolfgang Amadeus Mozart. Questione di carattere, perché Michael Haydn ci ha lasciato una produzione non solo nutrita sotto l’aspetto quantitativo, ma anche di altissimo livello artistico, grazie a una scrittura melodiosa e di straordinaria piacevolezza, che sotto l’aspetto stilistico si colloca a metà strada tra gli ultimi bagliori della grande stagione barocca e gli spunti innovativi dell’incipiente Classicismo. Domenica 15 maggio Regie Sinfonie permetterà agli appassionati di rarità musicali di scoprire il Vespro in fa maggiore di Michael Haydn nella splendida interpretazione del giovane direttore islandese Gudni Emilsson, una delle bacchette emergenti in questo affascinante ambito repertoriale.

CURRICULA

Gudni Emilsson

Gudni A. Emilsson è nato a Reykjavik, in Islanda. All’età di quattro anni ha iniziato le lezioni di musica con suo padre. Come studente per la laurea magistrale presso l’Università statale di musica di Trossingen in Germania, ha studiato pianoforte con Wolfgang Wagenhauser e direzione d’orchestra con Walter Hugler. Ha anche seguito corsi di perfezionamento, workshop e assistenza a direttori d’orchestra tra cui: Walter Hugler, Sergiu Celibidache, Kirk Trevor, Lutz Koehler, Rudolf Barshai, Ilya Musin, Myung Wung Chung, Helmut Rilling, John Eliot Gardiner e Bernard Haitink. Ha vinto numerosi premi nazionali e internazionali per la direzione d’orchestra, tra i quali: Premio Herbert von Karajan a Salisburgo – Austria Premio Richard Wagner a Bayreuth – Germania LIND Artist Award a Reykjavik – Islanda Masaryk Artist Award dell’Università Masaryk di Brno, Repubblica Ceca Ha diretto in tutto il mondo importanti orchestre come la Filarmonica di Stoccarda, l’Orchestra Sinfonica di Norimberga, l’Orchestra Sinfonica di Goettingen, l’Orchestra da Camera di Mannheim, l’Orchestra Sinfonica dell’Università di Lipsia e la Filarmonica della Germania nord-occidentale. È stato inoltre direttore ospite di altre orchestre e cori come l’Islanda Symphony Orchestra, la Bankja Chamber Orchestra di Sofia, la Plovdiv Philharmonic Orchestra in Bulgaria, la Kotor Art-Festival Orchestra in Montenegro, la Thessaloniki State Symphony Orchestra in Grecia, la Filarmonica Bohuslav Martinu nella Repubblica Ceca, la Czech Philharmonic Chamber Orchestra di Praga, l’Orchestra Sinfonica del Teatro Nazionale di Praga, l’Orchestra Sinfonica della Radio di Praga, il Coro della Radio di Praga, il Bucarest Radio Choir, la South Bohemian Chamber Orchestra nella Repubblica Ceca, la Poland Philharmonic Orchestra e la Tonkunstler Orchestra di Vienna in Austria. Al di fuori dell’Europa è stato accolto come direttore ospite dell’Arctic Chamber Orchestra (Stati Uniti), dell’Orchestra “Sesi” Porto Alegre (Brasile), dell’Arkansas Symphony Orchestra e della Vietnamese National Symphony Orchestra. È stato invitato a dirigere presso l’Haydn Festival Vienna in Austria, l’Orchestra da camera di Stoccarda in Germania, l’Orchestra sinfonica di Avignone in Francia, l’Orchestra Filarmonica della Moravia nella Repubblica Ceca, la Filarmonica della Polonia, l’Orchestra Filarmonica della Radio di Plzen nella Repubblica Ceca, la Hradec Kralove Philharmonic Orchestra in Repubblica Ceca, la North Bohemian Philharmonic Teplicein Czech Republic, la Arthur Rubinstein Philharmonic Lodz in Polonia, la Belgrade Philharmonic in Serbia e, in Italia, la Filarmonica di Udine, l’Orchestra del Teatro Verdi di Trieste e l’Orchestra dell` Arena di Verona. Si è inoltre esibito in diversi importanti centri musicali come: Bohuslav Martinu Festival Prague, Gewandhaus Leipzig in Germania, in Luxembourg, Rio de Janeiro Sala Cecilia, Mireles in Brasile, Alba Music Festival in Italia, Mozart Festival Dortmund in Germania e Prague Spring Festival nella Sala Rudolfinum. Ha avuto il piacere di lavorare con solisti come: Emmanuel Pahud, Katona Twins, Wolfgang Emanuel Schmidt, Perca Du, Lambis Vassiliadis, Josef Suk, Pavel Sporcel, Pieter Wispelwey, Ara Malikian, Hasmik Papian, Boris Brovtsyn, Reinhold Friedrich, Lucia Aliberti, Stefan Schilli, Alina Pogostkina, Dimitri Ashkenazy, Uto Ughi, Shlomo Mintz, Sergei Nakariakov e Mischa Maisky. Ha girato tutta l’Europa, l’Africa orientale e occidentale, i Paesi del Vicino e Medio Oriente, il Giappone, la Corea del Sud, il Sud-est asiatico, la Cina, il Nord e Sud America. Ha diretto, inoltre, Festival “Czech Touches” presso Smetana Hall Praga – Repubblica Ceca, Music Festival Teplice con la North Bohemian Philharmonic, Orchestra Filarmonica di Belgrado – Serbia, Orchestra Sinfonica di Karlovy Vary – Repubblica Ceca, Kazakh State Chamber Orchestra – Kazakistan, Orchestra Sinfonica da Camera di Praga presso la Sala Rudolfinum Praga – Repubblica Ceca, Arthur Rubinstein Philharmonic Orchestra Lodz – Polonia, Mannheim Chamber Orchestra – Germania, Orchestra Sinfonica del Teatro Nazionale di Praga – Repubblica Ceca, Rheinische Philharmonie Koblenz – Germania. Dal 2000 al 2004 è stato Direttore Principale della Suk Chamber Orchestra a Praga – Repubblica Ceca. Nel 2005 è diventato Direttore Principale dell’Orchestra Camerata Bohemica Prague. Dal 2002 è Direttore Artistico e Addetto Culturale del Festival di Musica Classica della Città

Universitaria di Tubinga in Germania. Dal 1999 è Direttore Artistico e Direttore Principale della Tubingen Chamber Orchestra in tournée in oltre 40 paesi in tutto il mondo con il supporto del German Council of Music, del governo tedesco e del Goethe Institute. Nel 2005 Emilsson ha assunto il nuovo ruolo di Direttore Principale della Thailand Philharmonic Orchestra, che è sotto il patrocinio del governo thailandese reale e del Mahidol University College of Music di Bangkok. Le produzioni radiofoniche, televisive e di CD sono disponibili in Europa, Stati Uniti e Thailandia.

I Musici di Santa Pelagia

L’associazione culturale I Musici di Santa Pelagia è stata costituita a Torino nel 2001 con l’obiettivo statutario di valorizzare, attraverso manifestazioni concertistiche e produzioni discografiche, composizioni inedite e sconosciute del periodo tardo rinascimentale e barocco, utilizzando criteri filologici e rifacendosi alla prassi esecutiva dell’epoca. Accanto all’esecuzione di opere di autori noti del panorama musicale sei-settecentesco, l’ensemble attua infatti una ricerca di opere inedite, privilegiando composizioni rare e di grande interesse artistico. Di particolare rilievo sono state le prime esecuzioni moderne del Ballet du Temple de la Paix di Jean-Baptiste Lully con la direzione di Barthold Kujiken, l’Oratorio Santa Pelagia di Alessandro Stradella e la Messa a tre voci per sua Altezza Reale Carlo Amedeo di Savoia di Maurizio Cazzati.

I Musici di Santa Pelagia hanno partecipato a numerose rassegne musicali e a manifestazioni di risonanza internazionale sia in Italia sia all’estero, tra cui il Roma Festival Barocco, MiTo, Les concerts à Saint-Germain (Ginevra) e Mille anni di Musica Italiana (Madrid), ottenendo sempre ampi consensi di pubblico e critica.

Di grande rilevanza internazionale sono state le prime incisioni della Messa per il SS. Natale del 1707 di Alessandro Scarlatti (2004), l’Oratorio Santa Pelagia di Alessandro Stradella (2007), entrambe pubblicate dalla casa discografica Stradivarius di Milano, che hanno riscosso ampi consensi di pubblica e di critica, testimoniati dai numerosi apprezzamenti su riviste specializzate di musica antica e barocca (Orfeo, Amadeus, Classic Voice). Nel 2016 l’ensemble ha realizzato per l’importante casa tedesca CPO la prima registrazione mondiale delle Sacre Lamentazioni del compositore bolognese Giovanni Paolo Colonna, che è stata recensita in termini estremamente positivi dall’autorevole MusicWeb International.

Nel 2008 I Musici di Santa Pelagia hanno avviato un vasto studio monografico sul violoncellista astigiano Carlo Graziani, artista protagonista nelle principali corti europee nella seconda metà del XVIII secolo. Il lavoro prevede l’incisione integrale del corpus musicale del compositore piemontese e l’edizione in stampa moderna, di cui fino a questo momento sono usciti due dischi, pubblicati rispettivamente dall’etichetta milanese Urania Records e dalla casa discografica belga Passacaille.

Sotto il profilo concertistico, I Musici di Santa Pelagia organizzano dal 2005 Regie Sinfonie, la stagione di musica barocca più importante di Torino, e nel 2016 sono stati incaricati dal comune di Pamparato di curare per un triennio il Festival dei Saraceni, una importante rassegna di musica antica, che nel 2017 ha tagliato lo straordinario traguardo della cinquantesima edizione. Grazie a una raffinata proposta artistica e alla presenza di artisti di grande richiamo nazionale e internazionale, entrambe le manifestazioni possono contare su un pubblico affezionato e su recensioni molto lusinghiere.

Particolarmente intensa è anche l’attività svolta dai Musici di Santa Pelagia nel campo della formazione musicale, che si sostanzia nella gestione dell’Accademia Musicale Torinese e – dal 2017 – dall’Istituto Musicale “Giuseppe Verdi” di Asti, un fatto che dimostra la presenza sempre più capillare dell’ensemble nel tessuto musicale piemontese. Oltre a queste scuole, I Musici di Santa Pelagia ha organizzato in estate a Pamparato il Summer Camp (riservato ai ragazzi e alle ragazze delle scuole primarie e secondarie di primo grado) e il Corso di Musica Antica, che sono ormai considerati tra gli appuntamenti più importanti dell’estate piemontese sia per gli specialisti che vogliono perfezionare il loro approccio esecutivo con docenti di grande prestigio sia per chi desidera avvicinarsi al mondo degli strumenti antichi e della prassi esecutiva d’epoca.

Direttore artistico dei Musici di Santa Pelagia è fin dalla fondazione il Maestro Maurizio Fornero, cembalista e organista di livello internazionale.


Mercoledì 1° giugno 2022 – ore 21

Teatro Alfieri – Via Teatro Alfieri 2 – Asti

 

Concerto di Fine Anno

Opere di Antonio Vivaldi, Johann Sebastian Bach, Georg Philipp Telemann, Georg Friedrich Händel, Wolfgang Amadeus Mozart, Ludwig van Beethoven, Johannes Brahms e Giuseppe Verdi

Docenti e allievi dell’Istituto di Musica “Giuseppe Verdi” di Asti

DESCRIZIONE

Mercoledì 1° giugno alle 21, nella magnifica cornice del Teatro Alfieri di Asti le allieve e gli allievi dell’Istituto “Giuseppe Verdi” saranno protagonisti con i loro insegnanti del concerto di fine anno, attesissimo appuntamento che li vedrà esibirsi sul palcoscenico del teatro più prestigioso della città non solo di fronte ad amici e parenti, ma anche per i molti astigiani appassionati di musica, che non sarebbero disposti a perdersi questo concerto. Come sempre, il programma è estremamente variegato, spaziando dalle immortali melodie barocche di autori come Antonio Vivaldi, Johann Sebastian Bach e Georg Philipp Telemann ai capolavori dei Dioscuri del Classicismo Franz Joseph Haydn e Wolfgang Amadeus Mozart, per approdare poi alla stagione romantica incarnata da Ludwig van Beethoven e Johannes Brahms e chiudere poi con i conosciutissimi temi di Giuseppe Verdi. Un bellissimo modo per immergersi nella musica, con la freschezza di giovanissimi interpreti.


Sabato 4 giugno 2022 – ore 21

Palazzo Ottolenghi – Corso Vittorio Alfieri 350 – Asti

Giuseppe Unia, il pianista del re

Johann Nepomuk Hummel (1778-1837) – Rondò op.11

Giuseppe Unia (1818-1871) – Pensiero fuggitivo op. 72 – Il vessillo d’Amore op. 57 – Casta Diva da Norma (La Pluie de Fleurs op. 117) – Mon séjour à Paris (a quattro mani) – Le diable boiteux op. 45 – Divertimento brillante sull’opera Marta di Flotow op. 160 – Grande Fantaisie sur des motifs d’Ernani op. 43 – Gran Marcia a quattro mani per l’Incoronazione di S.S.R.M. Vittorio Emanuele a Re d’Italia op. 141

Massimiliano Génot, pianoforte
Andrea Vigna-Taglianti, pianoforte

DESCRIZIONE

Nei decenni centrali dell’Ottocento, alla vigilia della nascita del Regno d’Italia, il prestigio di Casa Savoia si andava costruendo anche a ritmo di musica. Come nei più importanti palazzi europei, infatti, anche a Torino era attivo un compositore di corte, piemontese per nascita ma cosmopolita come pochi per formazione e fama. Si tratta di Giuseppe Antonio Unia (1818-1871), musicista che dal 1841 poté fregiarsi del titolo di insegnante di pianoforte e pianista compositore del Re di Sardegna. Caduta da molto tempo nel dimenticatoio, la sua vasta produzione pianistica è stata riscoperta di recente dai pianisti Massimiliano Génot e Andrea Vigna-Taglianti, che ne hanno anche realizzato un disco di grande interesse per l’etichetta Tactus. Sabato 4 giugno alle ore 21 Génot e Vigna Taglianti terranno un suggestivo concerto nel Salone degli Specchi di Palazzo Ottolenghi, nel corso del quale faranno ascoltare agli appassionati di rarità musicali alcune delle opere più belle di Unia, insieme al Rondò op. 11 di Johann Nepomuk Hummel, grande virtuoso di pianoforte che fu prima allievo di Beethoven e poi maestro di Unia.

CURRICULA

Massimiliano Génot

Massimiliano Génot, nato nel 1968 a Pinerolo, inizia precocemente lo studio della musica presso il locale Civico Istituto Musicale Corelli e si diploma in pianoforte a sedici anni col massimo dei voti con Gianni Sartorio presso il Conservatorio di Torino, sezione staccata di Cuneo. Pur iniziando subito il perfezionamento pianistico, si diploma anche in composizione sotto la guida di Gilberto Bosco e Riccardo Piacentini, presso il Conservatorio ”G. Verdi” di Torino  e consegue  la maturità classica  a pieni voti. Diploma di Eccellenza al termine del primo periodo di perfezionamento con Aldo Ciccolini presso l’Accademia Internazionale Superiore “L. Perosi” di Biella, viene ammesso al Conservatorio Superiore di Ginevra, dove, sotto la guida di Maria Tipo, ottiene il “Premier Prix de Virtuosité avec distinction” ed il “Prix Filipinetti”. “Diploma di Concertismo” presso la Fondazione Musicale “S. Cecilia” di Portogruaro con Piero Rattalino,  conclude i suoi studi a Imola con il Diploma dell’Accademia “ Incontri col Maestro”,  dopo aver seguìto in particolare i corsi di pianoforte di Lazar Berman, e di storia e teoria dell’interpretazione di Piero Rattalino. Da questi studi nasce la prima registrazione assoluta de “La Scuola della Velocità” op. 299 di Carl Czerny, secondo i metronomi originali, insieme agli Studi op. 6 di Franz Liszt (CD Phoenix Classics). Il CD riceve un premio della Fondazione Caruso e numerosi apprezzamenti da parte della critica. Premiato in numerosi concorsi, nazionali ed internazionali, tra i quali il Ferruccio Busoni di Bolzano 1994, il “Rina Sala Gallo” di Monza, l’“Alfred Cortot” di Milano, il “Mavi Marcoz” di Saint Vincent e l’“Arcangelo Speranza” di Taranto, svolge intensa attività concertistica  in Italia e all’estero. Ha suonato per il Maggio Musicale Fiorentino, per Settembre Musica e il Teatro Regio di Torino, la Sagra Musicale Malatestiana, l’Accademia di Musica del Montenegro, per l’Università Bocconi di Milano,  il Politecnico di Torino, la Scuola Normale di Pisa, in Brasile per l’“Oficina de Musica de Curitiba” (dove ha tenuto masterclass come visiting professor), l’Università di Coimbra, per la Mushashino Foundation di Tokyo, il Mittelfest, il Teatro La Fenice di Venezia, alla Musikhalle di Amburgo, al Gasteig di Monaco, alla Konzertsaal di Friburgo, al Museo Chopin di Varsavia e all’Accademia Musicale di Cracovia, e di recente in Vietnam, in Argentina, Ecuador, etc. Nell’ agosto 2016 ha partecipato all’inaugurazione dell’Art City Center di Jinan in Cina con un concerto all’aperto seguito da migliaia di persone e trasmesso dalla televisione cinese. Come solista con orchestra con l’Orchestra Sinfonica “Arturo Toscanini” di Parma, l’Orchestra del Festival Internazionale di Brescia e Bergamo “A. B. Michelangeli”, l’Orchestra Sinfonica Siciliana, la Savaria Orchestra, la Sinfonica Nazionale dell’Ecuador, l’Orchestra Bruni di Cuneo, con la quale in particolare, sotto la direzione del M° Claudio Morbo, negli ultimi anni ha eseguito alcuni dei più importanti concerti per pf. e orchestra del repertorio. Per la sua interpretazione del secondo concerto per pf. e orchestra di Rachmaninov ha ricevuto nel 2016 il Premio Federico Ghedini dalla Fondazione Delfino di Cuneo. Riceve altresì dalla sua città natale il Premio Pinarolium edizione 2016. Dal 1995 si avvicina alla ricerca di Flavio Ponzi, pianista e restauratore, sul riutilizzo dei pianoforti dell’epoca romantica e si esibisce con lui, presso il Teatro Comunale di Bologna, nell’esecuzione della “Petite Messe Solennelle”, su pianoforti appartenuti a Rossini, a Chieti per il Festival Pergolesi Spontini, al Teatro dell’Opera di Roma, in un programma di parafrasi, su strumenti storici Erard e Pleyel, etc. Per l’Accademia Pianistica di Imola ha ideato e coordinato numerosi cicli di conferenze–concerto sulla storia del pianoforte, che hanno conosciuto notevole successo di pubblico, e che sono state replicate a Macerata per l’Ente Sferisterio-Università, a Vicenza per il Centre Culturel Français e a Roma per l’Accademia di Francia a Villa Medici. E’ stato più volte ospite a Tivoli dei concerti lisztiani a Villa d’ Este, ed invitato dal maestro Michele Campanella a partecipare all’ integrale Liszt dell’ Accademia di Santa Cecilia e presso Villa Pignatelli a Napoli. Borsista dell’Associazione Wagner di Venezia, le sue trascrizioni da opere wagneriane e verdiane sono presentate a Bayreuth, e registrate sul pianoforte di Richard Wagner di Villa Wahnfried. Sempre a Bayreuth, per la Wernersche Verlagsgesellschaft registra un CD con i melologhi di Franz Liszt insieme al baritono Franz Mazura, su pianoforte Steingraeber&Söhne del 1877 appartenuto a Liszt. Pianist opera-coach all’Altamura Academy del New Jersey nel 2001, frequenta il repertorio liederistico e incide, con il soprano Anja Kampe, i Lieder e le liriche di Leone Sinigaglia, in prima assoluta con l’etichetta Stradivarius. Direttore artistico dell’“Associazione per la Riscoperta del Patrimonio Musicale Piemontese” dal 2005 al 2014, con la sorella violinista Alessandra, continua la ricerca sul compositore piemontese Leone Sinigaglia, ne registra le musiche per pianoforte e per violino e pianoforte per le edizioni Brilliant Classics nel 2015. Nell’inverno 2011-2012 dirige la rassegna “Franz Liszt: un musicista per l’Europa”: quindici appuntamenti che hanno incluso concerti, seminari e letture, in collaborazione con numerose istituzioni culturali torinesi, e con l’antica casa di pianoforti Steingraeber&Söhne e del suo rappresentante italiano, la ditta Fratelli Bergamini. Per l’occasione viene trasportato in Italia il pianoforte Steingraeber del 1877, suonato più volte da Liszt durante i suoi soggiorni a Bayreuth. Nel 2015 organizza “Piano futuro: innovazione e didattica” sempre in collaborazione con la ditta Fratelli Bergamini e la Steingraeber che presentava il nuovo pianoforte da Concerto con il Pedale Sordino. Scrive di pianoforte per il mensile Musica, mentre le sue composizioni pianistiche sono edite da Sconfinarte. Insegna attualmente Pratica pianistica presso il Conservatorio “G. Verdi” di Torino, affiancando corsi specialistici di Tecnica Pianistica e di Improvvisazione crossover. Ha tenuto lezioni-concerto al Dams di Torino e, nell’ambito del programma Erasmus, master class e concerti al Conservatorio Reale di Bruxelles, all’Accademia Nazionale Jan Paderevsky di Poznan, all’Accademia Nazionale di Danzica e all’Università Yldiz di Istanbul, alla “Oficina de Musica de Curitiba”. Ha registrato recentemente insieme al pianista jazz Emanuele Sartoris il cd “Totentanz. Evocazioni lisztiane”, per la casa “DODICILUNE”, recensito molto favorevolmente dalle più importanti riviste musicali italiane, sia del settore classico che jazz. Il cd si avvale di una doppia introduzione, a cura di Paolo Fresu e di Rossana Dalmonte, direttrice dell’Istituto Liszt di Bologna.

Andrea Vigna-Taglianti

Andrea Vigna-Taglianti si è esibito come solista e in formazioni cameristiche in Italia, Stati Uniti (American Liszt Society -Boston e New York), Paris Sorbonne University-Abu Dhabi, Croazia, Inghilterra-London Liszt Society, Gerusalemme – Al Quds University, Brigham Young University, Nablus Prince Turki Theatre -An Najah University, residenza dall’ambasciatore generale ONU, Edward Said National Conservatory of Music Concert Hall, Betlemme chiesa della Natività per il Consolato Generale d’Italia a Gerusalemme, Sudan National Museum (Khartoum) concerto per U.E. e ambasciata italiana, ecc. Sue esecuzioni sono trasmesse da radio e tv in Italia, Croazia, Giappone (NHK World in duo con la soprano Mariam Tamari). Ha conseguito con il massimo dei voti il Diploma Accademico di Secondo Livello in pianoforte solistico presso il Conservatorio “G. Cantelli” di Novara successivamente al diploma in pianoforte presso il Conservatorio “G.F. Ghedini” di Cuneo. Ha proseguito i propri studi a Milano con il Maestro Bruno Canino e a Londra con Leslie Howard. Diplomato cum laude presso il Corso Quadriennale di Musicoterapia di Assisi, specializzato in Musicoterapia Didattica con il dott. Rolando Benenzon, e Diplomato con il massimo dei voti in Biomusica e Musicoterapia Evolutiva. Ha insegnato e tenuto masterclass per istituzioni quali “International Music Institute” e “British International School” – Abu Dhabi, “American Liszt Society” – Boston e ha ricoperto la cattedra di docente di Pianoforte Principale e di Direttore Accademico presso l’Edward Said National Conservatory of Music a Gerusalemme. Suoi allievi sono risultati vincitori di concorsi quali “Nicolaus de la Flue” di Gerusalemme e “Jugend Musiziert” in Germania.


Lunedì 20 giugno 2022 – ore 21

Palazzo Ottolenghi – Corso Vittorio Alfieri 350 – Asti

Visione – Viaggio sentimentale tra ottocento e novecento

Luigi Denza (1846-1922) – À l’idole

Giuseppe Martucci (1856-1909) – Liriche per soprano e pianoforte op. 68 n. 1, 2 e 5 – Romanza per violoncello e pianoforte op. 72 n. 1

Ruggiero Leoncavallo (1858-1919) – Serenata da Pagliacci per violoncello e pianoforte (elaborazione di Johonn Doebber)

Joaquín Rodrigo (1901-1999) – En Aranjuez, con tu amor (tema dell’Adagio del “Concierto de Aranjuez”)

André Previn (1929-2019) – Vocalise per soprano, violoncello e pianoforte

Saverio Mercadante (1795-1870) –  Elegia per violoncello e pianoforte – La sposa de lo marinare per soprano e pianoforte

Mikhail Glinka (1804-1857) – Nel sangue brucia il desiderio per soprano e pianoforte (Aleksandr Pushkin) – Il dubbio per soprano, violoncello e pianoforte

Alexsandr Borodin (1833-1887) – Dissonanza per soprano e pianoforte – La bella pescatrice per soprano, violoncello e pianoforte – Non mi ami più bella fanciulla per soprano, violoncello e pianoforte – Ascoltate la mia canzone per soprano, violoncello e pianoforte

Sergej Rachmaninov (1873-1943) – Vesennie vodi (Pioggia di primavera) per soprano e pianoforte op. 14 n. 1 – Vocalise per soprano, violoncello e pianoforte

Jolanta Stanelyte, soprano
Pierluigi Ruggiero, violoncello
Guido Galterio, pianoforte

DESCRIZIONE

Regie Sinfonie augurerà buone vacanze al pubblico astigiano lunedì 20 giugno alle ore 21, quando nella splendida cornice di Palazzo Ottolenghi saliranno sul palco il soprano lituano Jolanta Stanelyte, il violoncellista Pierluigi Ruggiero e il pianista Guido Galterio, che condurranno il pubblico in un suggestivo viaggio musicale, che partirà dalle calde atmosfere del nostro paese con le opere di tre autori come Luigi Denza (autore della celebre Funiculì Funiculà), Giuseppe Martucci e Ruggiero Leoncavallo, per approdare – dopo un passaggio nella Spagna di Joaquín Rodrigo e nella Francia di Pierre Boulez – in Russia, con alcuni meravigliosi capolavori di Mikhail Glinka, Aleksandr Borodin e il grande Sergej Rachmaninov, di cui verrà eseguita la bellissima Vocalise.

CURRICULA

Jolanta Stanelyte

Diplomata in violoncello, composizione, pianoforte e canto presso l’Accademia di Musica in Vilnius (Lituania). Interprete in Francia, Svizzera, Giappone, Stati Uniti, Russia, nei ruoli principali di opere. In Italia ha cantato insieme ad artisti come L. Nucci, K. Johansson, G. Cecchele, N. Martinucci, L. Maragliano, A. Maestri, in produzioni concertistiche e operistiche nell’ambito del Festival Pucciniano di Torre del Lago, dell’Arena di Verona e delle “celebrazioni Verdiane”. Nel 2000 ha impersonato Teresa Stolz in un film musicale di Kriss Russman con Riccardo Chailly sulla vita segreta di Giuseppe Verdi, prodotto da MBC, ZDF/ARTE, BBC britannica. È stata invitata ad importanti trasmissioni sulla lirica prodotte dalla RAI e da Mediaset.

Pierluigi Ruggiero

Inizia lo studio del violoncello nel conservatorio di L’Aquila dove frequenta inoltre il corso di composizione con il Mº Paolo Arcà. Nel 1993 lascia la sua città natale e inizia a frequentare i corsi di violoncello e musica da camera con A. Baldovino, D. De Rosa, P. Farulli, A. Nannoni ed il corso speciale di Quartetto con M. Skampa, alla scuola di musica di Fiesole, dove è per due anni membro dell’O.G.I., con cui ha occasione di suonare in importanti festival con direttori quali G. Sinopoli, C. M. Giulini, R. Muti. Si diploma brillantemente sotto la guida del Mº George Schultis a Roma. Partecipa da subito a numerosi corsi di perfezionamento con nomi di prestigio internazionale (Ivan Monighetti, Michael Flaksman e Thomas Demenga), ottenendo diplomi di merito e borse di studio. Dopo aver vinto numerosi concorsi nazionali, il suo impegno in duo con il pianoforte lo porta a vincere il primo premio al Concorso Internazionale di Musica da Camera “Città di Acqui Terme” nel 1996. Nel 2001 vince, come unico italiano, una borsa di studio per seguire i corsi di violoncello alla Liszt Academy University di Budapest con nomi indiscussi nel panorama musicale mondiale: Csaba Onczay (allievo tra gli altri di A. Navarra), László Mezo (allievo tra gli altri di P. Casals) e Miklós Perényi. Qui incontra anche l’astro nascente J. Guihen Queyras. Belgio, Svezia, Olanda, Inghilterra, Spagna, Francia, Germania, Ungheria, Serbia, Marocco, Turchia, Pakistan, India, Emirati Arabi, Arabia Saudita, Brasile, Canada, Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda e Giappone sono i paesi dove ha avuto occasione di esibirsi ripetutamente e nelle più prestigiose sale da concerto. Ha registrato per Bongiovanni, Rai, Radio Vaticana, Hungaroton, Radio Nazionale Belga, Radio Nazionale Ungherese, SBS Nippon Radio e ERT3 Radio Nazionale Greca. Ha suonato come solista con l’Orchestra Sinfonica di Nis (Serbia), l’Orchestra Sinfonica di Miskolc, Orchestra Filarmonica Pannon, Budapest Chamber Orchestra,  Orchestra Sinfonica Dohnànyi, Sinfonica di Santos (Brasile), Orchestra da camera di Avejaneda ( Argentina), Orchestra di Stato del Paranà (Brasile), Orchestra Sinfonica Nazionale del Teatro Santoro Brasilia, Orchestra di Stato del Rio Grande do Norde (Brasile) e Orchestra Nazionale della Radio polacca (Varsavia). È fondatore e direttore artistico dal 1999 dell’associazione Espressione d’arte e responsabile organizzativo dell’Italian Modern Ensemble. Ha inoltre ideato, prodotto e realizzato, con Espressione d’Arte, il Festival itinerante Il Gusto dell’Arte – Musica,Teatro, Incontri di cui è il direttore artistico dal 2003. I suoi prossimi impegni prevedono, tra l’altro, tournée in Giappone, Corea, Russia, Ungheria, Azerbaijan, Brasile e Messico. Nel 2006 ha registrato in prima mondiale per la Hungaroton Classic un CD dedicato alle romanze da camera con violoncello di Luigi Denza e per la stessa etichetta è uscito nel 2008 un lavoro inedito su musiche spagnole di I. de Laporta e A. Ximenez. Nel 2010 ha realizzato un nuovo progetto in prima mondiale, con la stessa casa discografica, dedicato interamente ad Alfredo Piatti. Nel 2007, come artista straniero, è stato insignito dalla fondazione nazionale ungherese ARTISJUS Music del premio Pro Artibus per la promozione e lo scambio culturale tra l’Ungheria e altri paesi. Ha tenuto masterclass per numerose università in Brasile, Argentina, Panama, Stati Uniti, Azerbaijan e Giappone.

Guido Galterio

Si è diplomato in pianoforte sotto la guida di Drahomira Biligova, studiando negli stessi anni composizione con Alessandro Sbordoni e analisi musicale con Fulvio Delli Pizzi. Si è in seguito perfezionato con Sergio Cafaro, con Konstantin Bogino presso l’Accademia di Portogruaro e con Boris Bloch in “accompagnamento pianistico” in occasione dei Corsi della Sommerakademie del Mozarteum di Salisburgo. Ha suonato come solista con l’Ensemble d’Archi del Mozarteum di Salisburgo, la Florence Symphonietta, I Solisti Aquilani, l’Ensemble Seicentonovecento, I Filarmonici Aquilani, l’Orchestra Internazionale d’Italia, l’Orchestra Sinfonica della Radio Televisione Croata. Ha tenuto concerti oltre che in Italia, in Austria, Spagna, Germania, Francia, Inghilterra, Svizzera, Danimarca, Norvegia, Finlandia, Lussemburgo, Romania, Croazia, Ungheria, Turchia, Stati Uniti, Canada, Indonesia, Filippine e Giappone. La sua attività concertistica lo ha portato a suonare in importanti sale da concerto quali la Hercules Saal di Monaco di Baviera, la Weill Recital Hall la Carnegie Hall di New York, l’Auditorio Nacional di Madrid, il Teatro dell’Opera di Francoforte, l’Auditori di Barcellona e il Teatro della Maestranza di Siviglia. Come maestro collaboratore ha svolto la sua attività con l’Orchestra Sinfonica Abruzzese, la Macomb Symphony Orchestra, il Coro della Oakland University e in occasione dei seguenti allestimenti operistici: Il barbiere di Siviglia, Il Trovatore, la Maga Circe di Pasquale Anfossi, La Dirindina di Domenico Scarlatti, L’Impresario delle Isole Canarie di Domenico Sarro, La Lisarda di Giovan Battista Mariani (Siracusa 1990, Festival Barocco), L’Impresario delle Isole Canarie di Sarro-Colusso (Teatro Leal di Tenerife, Teatro Quirino di Roma), Il gioco dei mostri di Gregoretti-Sani (Accademia Nazionale di S. Cecilia – S. Cecilia per i bambini). Nella Stagione 1991-92 ha ricoperto l’incarico di direttore di coro per le produzioni sinfonico-corali della RAI Radiotelevisione Italiana di Napoli con l’Orchestra Alessandro Scarlatti e il Coro Ensemble Seicentonovecento. Nel 1994, in occasione della Giornata Speciale Euroradio, è stato maestro del coro dell’Ensemble Seicentonovecento per la prima esecuzione moderna dell’oratorio La Nascita del Redentore di Pasquale Anfossi, effettuata presso l’auditorium del Foro Italico della RAI di Roma e trasmesso in diretta radiofonica europea. Ha collaborato con direttori di fama internazionale, come Alberto Zedda, Carlos Piantini, Viekoslav Sutej, David Gimenez, Luis Bacalov e con importanti solisti e ensemble: Nina Beilina, Antony Pay, Angelo Persichilli, Opera Ensemble del Teatro dell’Opera di Roma, I Solisti di Tokyo, il Quartetto di Sassofoni Accademia, I Solisti del Teatro dell’Opera di Roma. Ha partecipato, tra gli altri, al Festival Internazionale Autunno Musicale a Como, V Festival Pianistico di Napoli (RAI), Romaeuropa Festival, Festival “R. Leoncavallo” di Locarno, Poseidoniae a Paestum, Festival Gedung Kesenian di Jakarta, Millennium Festival di Madrid e Barcellona, 45° Festival di Nuova Consonanaza di Roma, Omaggio a Maria Callas al Lincoln Center (New York City Opera), Aalborg Opera Festival, Lugano Festival, Celebrazioni Verdiane al Teatro d’Opera di Francoforte e al Teatro della Maestranza di Siviglia. Negli ultimi anni ha rivolto principalmente la sua attività nella collaborazione con famosi cantanti come José Carreras, George Shirley, Cecilia Gasdia, Katia Ricciarelli, Luciana Serra, Susanna Rigacci, Miomira Vitas, Maria Dragoni, Andrea Melath, Patrizia Pace, etc., realizzando oltre 400 concerti e accompagnando più di 120 cantanti lirici con programmi di liederistica tedesca, russa, francese, scandinava, inglese, oltre che naturalmente di musica vocale italiana e programmi di arie e romanze operistiche. Ha eseguito, per quanto riguarda la musica vocale e liederistica prime esecuzioni assolute (Mauro Cardi, Flavio Colusso, Erich Bach), prime esecuzioni italiane (Sjögren, Heise, Lange-Müller, Heise, Peterson-Berger, Rangström, Alfvèn, Hartmann,, German, White, Lehmann, Sullivan, Moir) e prime italiane in tempi moderni (Denza, Donizetti, Mercadante, Dacci, De Giosa). Ha registrato per le case discografiche MR Classics, Rara, Bongiovanni, Discoteca di Stato–Diapason, Hungaroton Classics. Sue esecuzioni sono state trasmesse da Rai- Radio3, RSI-Radio della Svizzera Italiana, Radio Vaticana, ORF-Osterreichischer Rundfunk, Radio Nazionale Rumena, SBS Nippon Radio. Con i pianisti Lorenzo Bavaj e Felice Venanzoni ha inaugurato la stagione dei Concerti del Quirinale 2002/2003 con un programma per pianoforte a sei mani trasmesso in diretta radiofonica da Rai –Radio Tre. Sue composizioni, elaborazioni e transcrizioni (edite da RAI-Trade, Rugginenti e Musicaimmagine) sono state eseguite in Giappone (Tokyo, Sapporo, Kyoto), Stati Uniti (New York, Washington, Miami), Panama, Spagna (Barcellona) e in Italia (Roma, Bari, Torino, Firenze, L’Aquila etc.). Tra i gruppi che hanno eseguito la sua musica: I Musici Estensi, Ensemble ’05, Quartetto Accademia, Orchestra di Stato del Kazakistan, Orchestra da Camera “D.Paris”, Ensemble Strumentale “F.P. Tosti” etc. Per due volte negli anni 2013 e 2014 è stato Composer in Residence del Summerfest (Symphony of the Americas) in Florida. Nel 2010 la casa editrice Rugginenti di Milano ha pubblicato due volumi intitolati “Sei Piccole Mani all’Opera”, trascrizioni per pianoforte a sei mani di famose arie d’Opera ad uso dei giovani pianisti. Nel corso del 2019, per la casa discografica spagnola KSN Classic, uscirà un CD di musiche per pianoforte e quartetto di sassofoni con il Quartetto Accademia.


Venerdì 1° luglio 2022 – ore 21

Chiesa di San Martino

Piazza San Martino 11 – Asti

IL MONDO DI ERNST EICHNER

Ernst Eichner (1740-1777)

Sinfonia in re maggiore op. 1 n. 1

Allegro – Andante grazioso – Allegro assai

Sinfonia in si bemolle maggiore op. 7 n. 2

Allegro – Andante – Allegro

Sinfonia in fa maggiore op. 10 n. 3

Allegro – Andante poco allegro – Presto

Sinfonia in re maggiore op. 11 n. 3

Adagio. Allegro vivace – Andante grazioso – Allegro

Theresia Orchestra

Vanni Moretto, direttore

DESCRIZIONE

Venerdì 1° luglio alle ore 21 nella Chiesa di San Martino di Asti si terrà il concerto della Theresia Orchestra, un evento proposto dai Musici di Santa Pelagia in coproduzione con la Academia Montis Regalis. Fondata nel 2012 su impulso di un gruppo di mecenati, la Theresia Orchestra riunisce al suo interno musicisti di età inferiore ai 28 anni specializzati in prassi esecutiva storicamente informata e provenienti dalle principali istituzioni accademiche di formazione musicale di tutta Europa, offrendo loro la possibilità di esibirsi in contesti prestigiosi e approfondire le proprie conoscenze nell’ambito artistico e professionale. Il programma del concerto è imperniato sulla produzione orchestrale di Ernst Eichner, compositore tedesco morto nel 1777 all’età di soli 37 anni, di cui ci sono pervenute circa 30 sinfonie, quattro delle quali verranno eseguite dall’orchestra sotto la direzione di Vanni Moretto, uno dei maggiori specialisti del genere della sinfonia settecentesca. Il ricchissimo panneggio sonoro – che vedrà la partecipazione accanto agli archi di una vasta compagine di strumenti a fiato, comprendente due oboi, un fagotto e due corni – la trascinante vivacità delle quattro sinfonie – che rappresentano tutta la breve parabola artistica di Eichner – e l’ammaliante bellezza della loro vena melodica consentiranno al pubblico di scoprire l’arte raffinata di uno dei compositori più brillanti dell’Orchestra di Mannheim – una delle formazioni strumentali più celebrate della metà del XVIII secolo – che merita di essere riscoperto come uno dei maestri più originali accanto ai contemporanei Haydn e Mozart.

CURRICULA

Theresia Orchestra

Theresia Orchestra è un’orchestra sinfonica professionale aperta a musicisti provenienti da tutta Europa di età inferiore ai 28 anni. L’orchestra ha debuttato nel novembre 2012 come orchestra residente del Premio Ferrari, Concorso Internazionale di Fortepiano presieduto da Malcolm Bilson. Nell’agosto 2014 la Theresia Orchestra ha tenuto concerti al Festival Internazionale W.A. Mozart a Rovereto ed è stata in tour presso diversi festival musicali nel nord Italia, tra cui il festival di orchestre giovanili Orchester, Musik und Jugend del Bolzano Festival Bozen, con un programma interamente dedicato alla figura del tedesco Joseph Martin Kraus. Nell’autunno 2014 l’orchestra è stata diretta dalla violinista e direttrice svizzera Chiara Banchini in occasione di due concerti a Lodi e Milano dedicati alle opere sinfoniche di Luigi Boccherini e Franz Joseph Haydn. A maggio 2015 l’orchestra è stata ospite al Palazzo del Quirinale per la rassegna I Concerti del Quirinale di Rai Radio 3, con diretta radiofonica dalla Cappella Paolina. Sempre a maggio 2015 si è esibita presso l’Auditorium Renzo Piano di L’Aquila. Nell’ottobre del 2015 l’orchestra è stata protagonista, insieme a Galatea Ranzi, del film-concerto dedicato all’opera Zoroastre, tragédie-lyrique di Jean Philippe Rameau su libretto di Louis de Cahusac, commissionato dalla Sagra Musicale Malatestiana di Rimini, per la regia di Gianni Di Capua, in collaborazione Berta Film. Le riprese sono state effettuate nel foyer del Teatro Galli di Rimini.

Vanni Moretto

Direttore stabile dell’Orchestra Atalanta Fugiens, direttore editoriale della collana “Archivio della Sinfonia Milanese”, nonché direttore artistico di Amami. Come direttore collabora con I Pomeriggi Musicali, l’Orchestra Barocca di Siviglia, La Venexiana, Miszla Baroque, Conductus Ensemble, Divino Sospiro, Mozarteum e con l’Orchestra del Carlo Felice di Genova. Ha realizzato incisioni discografiche per Sony, Amadeus, Dynamic, Urania Records e per la rivista Le Stelle.

Come compositore ha scritto due opere, Vivaldi Dangerous Liaisons (2018) e Don Quijote de la Mancha (2019) che hanno goduto di decine di esecuzioni nei più̀ importanti teatri.

Tiene lezioni e conferenze presso diverse importanti istituzioni, tra cui il Mozarteum di Salisburgo, Tafelmusik di Toronto, l’Università̀ di Milano, i Conservatori di Milano, Pesaro, Siena, Firenze e Novara e il Collegio Ghislieri di Pavia. Ha organizzato e presieduto due edizioni del corso di perfezionamento in prassi strumentale classica “Oltre il Barocco”.

A quella di direttore affianca l’attività̀ di violonista, che lo ha portato nelle più̀ importanti sale di tutti i continenti e ha registrato per le più importanti case discografiche (tra cui Teldec, Decca e Amadeus). È primo contrabbasso dell’orchestra “I Barocchisti” diretta da Diego Fasolis.


Martedì 12 luglio 2022 – ore 21

Cortile di Palazzo Barolo

Via delle Orfane 7 – Torino

TROIS D’UNION

Brani originali e standard jazz

Silvia Cucchi, pianoforte

Stefano Profeta, contrabbasso

Paolo Franciscone, batteria

DESCRIZIONE

Nel mese di luglio Regie Sinfonie si trasferisce a Torino, per tenere due suggestivi concerti nel cortile di Palazzo Barolo, luogo a cui la stagione organizzata dai Musici di Santa Pelagia è indissolubilmente legata, per il fatto di avere ospitata nel suo storico Salone d’Onore molti concerti delle precedenti 15 edizioni.

Il primo concerto avrà luogo martedì 12 luglio alle 21, con l’esibizione del Silvia Cucchi Trio, una brillante formazione jazz, che accanto alla bravissima pianista torinese vede la partecipazione del contrabbassista Stefano Profeta e del batterista Paolo Franciscone. Il programma ha alternato alcuni celebri standard jazz a una serie di brani originali di Silvia Cucchi, molti dei quali basati su fatti autobiografici che lei stessa narrerà al pubblico. Questo concerto è un’ulteriore prova del fatto che il mondo della musica di oggi non ha più confini nettamente demarcati, ma che anche in una stagione da sempre legata al repertorio barocco può esserci spazio per un concerto di generi apparentemente inconciliabili come il jazz.

CURRICULA

Silvia Cucchi

Silvia Cucchi inizia giovanissima lo studio del pianoforte sotto la guida della Prof. Maria Rezzo distinguendosi nel panorama musicale italiano e internazionale. Si perfeziona presso l’Accademia Pianistica Internazionale Incontri col Maestro di Imola con il M° Franco Scala. Si diploma presso il conservatorio G. Verdi di Torino con il massimo dei voti e la lode e, successivamente, si trasferisce in Germania per studiare con il pianista John Taylor presso la Hochschule für Musik a Köln, dove si diploma in pianoforte jazz e, parallelamente, si laurea con il massimo dei voti in Pedagogia della Musica Improvvisata. Tornata in Italia, consegue con lode il Diploma Magistrale in jazz ad indirizzo Compositivo- Interpretativo presso il conservatorio G.Verdi di Torino sotto la guida di Furio di Castri. Si è esibita in alcune tra le più importanti stagioni concertistiche italiane come solista e accompagnata da importanti orchestre italiane e con artisti di fama internazionale.

Paolo Franciscone

All’inizio degli anni ’80 studia batteria con Marco Volpe e Roberto Gatto e segue diversi laboratori con Peter Erskine.  Uno degli insegnanti più influenti è stato il pianista Mal Waldron con il quale ha suonato in diversi concerti. Durante la suo percorso ha suonato e registrato con grandi musicisti tra i quali: Norma Winstone, Drew   Gress,   Garrison   Fewell,   Jiggs   Whigham,  Audrey     Morris,   Gianluigi   Trovesi,   Flavio   Boltro, Franco Cerri, Tiziana Ghiglioni, Claudio Fasoli, Gianni Coscia, Emanuele Cisi, Gianni Basso, Giorgio Licalzi, Fabrizio Bosso, Roy Paci e anche il quintetto classico Architorti. Tra alcuni  festival  in cui  ha suonato  ricordiamo:  Montreux  Jazz  Festival, Béziers  “Mardi  Graves Festival”,  Turin  JVC   Festival,  Praha   Jazz   Festival,   Tel  Aviv  Jazz  Festival,  Tokyo   Jazz   Festival, Legnica Poland Miasto Festival, Torino Settembre Musica. Insegna batteria presso il “Centro Jazz Torino” e tiene seminari sulla storia del jazz e del blues.

Stefano Profeta

Stefano Profeta inizia a nove anni lo studio della chitarra classica; in seguito studia contrabbasso presso il Conservatorio di Alessandria, laureandosi a pieni voti in contrabbasso jazz e in musica jazz, popular e musiche improvvisate con specializzazione in composizione e arrangiamento jazz. Dopo alcuni soggiorni in India comincia lo studio del sitar e delle forme ritmiche legate alle tabla, approfondendo poi la conoscenza della musica indiana seguendo i corsi del Centro Studi Orientali e Mediorientali di Torino. Numerosissime le sue collaborazioni, fra cui quelle con John Riley, Alberto Mandarini, Kyle Gregory, Gianluigi Trovesi, Gianni Cazzola, Sandro Gibellini, Maria Pia De Vito, Joe Magnarelli e molti altri. All’attività jazzistica affianca spesso lavori in studio e tour di musica leggera (Finardi, Farassino e altri). Ha scritto e arrangiato musica per numerosi spettacoli teatrali. Ha al suo attivo una discografia di 23 CD fra produzioni di musica jazz, pop, classica ed etnica.


Mercoledì 22 luglio 2022 – ore 21

Cortile di Palazzo Barolo

Via delle Orfane 7 – Torino

FUEGO EN LA SANGRE

Primitivo José Buendía Picó (1968)

Taconeo y duende flamenco

Joaquín Turina (1882-1949)

Danza de la seducción

Primitivo José Buendía Picó

Tango flamenco

Joaquín Turina

Danza Ritual

Zambra

Francisco Cuenca (1964)

Damasco

Taranta

Erik Marchelié (1957)

Les nuits andalouses

Enrique Granados (1867-1916)

Andaluza

Federico García Lorca (1898-1936)

Nana de Sevilla

Zorongo

Las morillas de Jaén

Anda Jaleo

Primitivo José Buendía Picó

Injundia flamenca

Carmen la petenera

Luis Santana, baritono

José Manuel Cuenca, pianoforte

Almudena Roca, danza flamenca

DESCRIZIONE

La musica e la danza sono unite da un legame indissolubile, che si può notare soprattutto in alcune tradizioni come quella andalusa, dove secoli fa è fiorito il flamenco, che ha saputo sintetizzare in maniera mirabile gli elementi popolari di questa regione spagnola con un linguaggio di rara eleganza, che nel corso del tempo ha saputo ispirare anche parecchi compositori classici. I colori accesi e i profumi penetranti del paesaggio andaluso verranno rievocati nel suggestivo concerto che il 22 luglio alle 21 vedrà protagonisti nel cortile di Palazzo Barolo di Torino il pianista José Manuel Cuenca, il baritono Luis Santana e la bailaora Almudena Roca, unanimemente considerati tra gli interpreti più ispirati del flamenco contemporaneo. Il programma – dal titolo molto emblematico di Fuego en la Sangre – tratteggerà un evocativo mosaico musicale e coreografico basato sulle opere di compositori universamente noti come Joaquín Turina ed Enrique Granados e di autori dei giorni nostri come Primitivo Buendía e Francisco Cuenca, tra le quali verranno recitati i versi immortali del grande poeta Federico García Lorca. Un concerto di grandissimo impatto emozionale, da non farsi assolutamente sfuggire.

CURRICULA

José Manuel Cuenca

José Manuel Cuenca ha studiato pianoforte e clarinetto al Conservatorio Superior de Música di Córdoba. Ha poi sviluppato una vasta carriera artistica in Spagna, Belgio, Polonia, Germania, Regno Unito, Repubblica Ceca, Francia, Andorra, Stati Uniti, Venezuela, Austria, Brasile, Croazia, Grecia, Danimarca, Turchia, Italia e Giappone. Insieme al fratello, Francisco Cuenca, ha realizzato otto registrazioni, principalmente di musica spagnola. Nel maggio del 2005 è stato nominato professore onorario dell’Instituto Huarte de San Juan di Linares. Nel 2007 ha ricevuto la Menzione d’Onore “Dulce de Membrillo” nella IV Lettera delle Cotogne dell’Associazione Femminile María Górriz di Puente Genil (Córdoba).

Almudena Roca

Nata a Cartagena, Almudena Roca si è sentita attratta fin da piccola dal mondo della danza ed è così che ha iniziato i suoi studi presso il Conservatorio Profesional de Danza di Murcia. Almudena si è aggiudicata il Primo Premio in Danza Spagnola e Flamenco al Concorso Tiempo de Danza di Murcia e una borsa di studio da Doña Virginia Valero, direttrice del Conservatorio de Danza di Madrid “María de Ávila” per iniziare i suoi studi in questo centro. Nel 2017 ha conseguito il Diploma Superiore in Coreografia e Interpretazione della Danza Spagnola e Flamenco. Affianca alla carriera professionale quella accademica, conseguendo nel settembre 2018il Master in Flamencologia presso la Escuela Superior de Música de Cataluña.

Luis Santana

Originario della città di Zamora, il baritono Luis Santana inizia i suoi studi musicali a cinque anni con maestri del calibro di Juana Peñalver, Consuelo Barrio, Miguel Zanetti, il grande tenore spagnolo Pedro Lavirgen e Teresa Berganza. Nel corso della sua carriera si è esibito nelle sale da concerto più importanti della Spagna, tra cui il Gran Teatro del Liceo, l’Auditorio Nacional de Música, la Fundación Juan March, l’Auditorio di Saragozza, la Maestranza di Siviglia, il Principal di Alicante, il Gran Teatro di Huelva, il Falla di Cadice, il Batel di Cartagena, il Principal di Vitoria, il  Palacio de Congresos di Granada, Mérida, il Circo di Albacete, l’Auditorio di Cuenca, San Lorenzo del Escorial e il Maestro Padilla di Almería.


Sabato 15 ottobre 2022 – ore 21

Teatro Alfieri

Via Teatro Alfieri 2 – Asti

ELOISE

Karl Jenkins (1944) Eloise

Eloise CHIARA GIAMBONA

Volhek MARGHERITA SCARAMUZZINO

Nurse INGRID KURIBAYASHI

Queeen ANNA ARAGHI

King MARIO ROSSETTI

SUITORS

Vittorio Scossa-Lodovico – Matteo Decarolis – Antonio Viara

YOUNG PRINCES

Alexandru Daniel Battaglieri – Alida Mola – Mario Lissignoli – Davide Marrocu – Yexing Pan – Yici Pan – Emma Perillo

PRINCES

Silvia Abrate – Elisabetta Bessone – Maria Fornero – Sofia Gavotto Canavero – Lucia Magnino – Sofia Repetto – Giulia Rocchi

CORO DI VOCI BIANCHE E ORCHESTRA

del Civico Istituto di Musica “G. Verdi” di Asti,

della Scuola Comunale di Musica di Mondovì

e dell’Istituto “Antonio Vivaldi” di Busca

DROGMIRES E VAMPS (CORO DI ASTI)

Lorenzo Caldera – Diana Casamassima – Jennifer De Lorenzo – Francesca Marrocu – Zoe Masone – Ilaria Porcellana – Emma Rasero – Isabella Razza – Viola Righino – Carola Roseo – Violante Toma

Preparatrice del coro di Asti SIMONETTA STEFFENINO

CORTIGIANI E CAMERIERE (CORO DI MONDOVÌ)

Silvia Abrate, Daniela Royale Atangana Mbiateu, Agnese Bacchiarello, Marta Barberis, Alexandru Daniele Battaglieri, Teodora Maria Battaglieri, Agata Maria Berruti, Elisabetta Bessone, Matteo Decarolis, Marica Ferro, Nicla Ferro, Maria Fornero, Sofia Gavotto Canavero, Elisabetta Isoardi, Emanuele Isoardi, Xin Rui Huang, Jenette Kone Shenyse, Mario Lissignoli, Camilla Lodini, Lucia Magnino, Alida Mola, Yici Pan, Yexing Pan, Emma Perillo, Sofia Repetto, Giulia Rocchi, Vittorio Scossa-Lodovico, Antonio Viara

Preparatore del coro di Mondovì MAURIZIO FORNERO

FILATORI DI CARDO (CORO DI BUSCA)

Gaia Brunori – Ginevra Brunori – Paolo Comba – Matilde Donadio – Emily Palushani – Benedetta Raineri – Elisabetta Ramonda – Matilde Savoca – Riccardo Savoca – Angelica Trovato Catalfamo – Samuele Trovato Catalfamo – Giovanni Vernetti

Preparatrice del coro di Busca GIULIA DOGLIATTI

ORCHESTRA

Violini primi: Daniele Lercara* – Chiara Tomassetti – Giovanni Piacenza – Anna Peano – Gabriele Cugno Violini secondi: Marcello Iaconetti* – Andrea BertinoVittorio SebegliaAlice Bardoni Viole: Giuseppe Santoro* – Rossana Prandi Violoncelli Leonard Plumbini*, Chiara Sardo – Contrabbasso: Giorgio Boffa Flauto: Silvana Mazzeo Clarinetto: Carla Ferrero Tromba: Felice Reggio Corno: Livio Ramasso Pianoforte: Giovanni Scotta Percussioni: Veronica Greco – Matteo Lerda Timpani: Andrea De Marchi

(* prime parti)

Direzione musicale MAURIZIO FORNERO

Regia MARIA PAOLA VIANO

Assistente alla regia ILARIA TASSO

PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE COSTUMI

Allievi Accademia Albertina di Belle Arti di Torino

Niccolò Bianchi, Noemi Ruth Biganzoli, Giulia Calamai, Lorena Canaletti, Sofia Crepaldi, Yifei Ding, Ermelinda Giacchi, Luna Iemmola, Verdiana Lingua, Fangruo Liu, Hassen Mahmoudi, Cristina Massucco, Muhan Qiu, Valeria Sampiere, Mattia Tomatis, Baolin Wu, Yu Yu Wu, Jingqi Xu, Jingyi Zhu

Coordinamento:

GIOVANNA FIORENTINI (Corso di Costume per lo Spettacolo) e GIGLIOLA VINCI (Tecniche Sartoriali per il Costume)

PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE SCENE

Allievi Accademia Albertina di Belle Arti di Torino

Daniela Cavallo, Agnese Falcarin, Alessia Ferro, Andrea Papa, Giulia Rinaudi, Erica Suzzarellu

Coordinamento:

MASSIMO VOGHERA e SUSANNA ALDINIO (corso di Scenografia Teatrale)

DESCRIZIONE

Dopo la pausa estiva, la stagione riprenderà sabato 15 ottobre alle 21, con il Teatro Alfieri di Asti che ospiterà la prima esecuzione italiana dell’opera Eloise di Karl Jenkins, evento di punta del calendario di Regie Sinfonie, che vedrà protagonisti uno sceltissimo cast di giovani solisti, i cori e le orchestre delle scuole di musica dell’Academia Montis Regalis e dei Musici di Santa Pelagia sotto la bacchetta di Maurizio Fornero e la regia di Maria Paola Viano. Composta nel 1997 su un libretto di Carol Barratt ispirato alla fiaba I cigni selvatici dei fratelli Grimm, Eloise è considerata il più grande capolavoro del compositore americano e presenta contenuti che possono essere apprezzati tanto dai bambini quanto dagli adulti. Con questo titolo, I Musici di Santa Pelagia vogliono riaffermare il loro impegno a favore della musica dei giorni nostri, andando a svolgere un ruolo della massima importanza nella diffusione della contemporaneità.

CURRICULA

CHIARA GIAMBONA – Eloise

Chiara Giambona si è dedicata fin da giovanissima allo studio del canto e della recitazione. Trasferitasi a Milano, ha approfondito lo studio del canto lirico con Tiziana Salvador e lo studio della recitazione presso la MDM Academy di Milano. Ha lavorato come cantante-attrice al Teatro Nuovo e al Teatro Manzoni di Milano e in numerosi teatri in territorio lombardo. Nel 2022 ha partecipato al progetto “teatro della voce” a cura di Laura Catrani nell’ambito del Festival Milano Musica. È stata anche finalista al concorso Enzo Sordello, Mimas Competition e al concorso lirico internazionale  “A ruoli d’opera”. Attualmente frequenta il secondo anno di canto lirico al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano.

ANNA ARAGHI – Regina

Anna Araghi è un giovane soprano di 20 anni, tutt’ora allieva del contralto Mirella Caponetti. Ha già debuttato in ruoli comprimari in Gianni Schicchi, La traviata, Madama Butterfly, Rigoletto e Cavalleria Rusticana in teatri di grande importanza come l’Auditorium del Parco della Musica di Roma, il Flavio Vespasiano di Rieti, il Francis-Palmero di Menton e il Toselli di Cuneo. Ha ricevuto menzioni speciali come giovane artista emergente in diversi concorsi e ha partecipato anche a eventi nel mondo del musical e del jazz-blues.

INGRID KURIBAYASHI – Governante

Il soprano nippo-americano Ingrid Kuribayashi è laureata alla Rutgers University a New Jersey, con una laurea in storia dell’arte e letteratura francese con particolare attenzione alla storia del teatro italiano e francese. È allieva del programma di diploma accademico di II livello in Canto Lirico tenuto da Luisa Giannini al Conservatorio di Milano. È entusiasta di avere l’opportunità di partecipare alla prima rappresentazione di Eloise in Italia.

MARGHERITA SCARAMUZZINO – Volhek

Il mezzosoprano Margherita Scaramuzzino si è laureata in Canto presso il Conservatorio della Svizzera italiana. Il suo percorso musicale prende avvio all’età di sette anni presso la Scuola Comunale di Musica di Mondovì, dove è entrata a far parte del Coro delle Voci Bianche diretto da Maurizio Fornero, con il quale ha intrapreso lo studio del pianoforte. Questo incontro è risultato fondamentale per la sua formazione musicale, anche grazie alla frequente attività concertistica svolta nel corso degli anni e ai gemellaggi con cori europei. Ha partecipato alle masterclass di Musica Medievale a Cuenca (Madrid) con la Prof.ssa Barbara Zanichelli, con la quale ha seguito I corsi di Musica Barocca del Festival dei Saraceni di Pamparato.  È stata membro dell’Accademia Ruggero Maghini e dell’ensemble San Bernardo. Ha collaborato con Stefano Molardi al Festival Internacional de Órgano del Corpus Christi di Lugo, con il Coro Clairière del Conservatorio della Svizzera Italiana, con la regista Maria Paola Viano e – di recente – con il Coro di Voci Bianche della Scuola Comunale di Musica di Mondovì nella produzione del Vespro di Michael Haydn.

MARIO ROSSETTI – Re

Mario Rossetti è tra i fondatori (nel 1992) dell’Associazione di Cultura Teatrale “L’Astrolabio” di Mondovì, di cui è tuttora membro attivo. Ha seguito laboratori e seminari di Tecnica vocale e movimento, Commedia dell’Arte, Clownerie, Teatro e Musica e altro con Play Magliano, Mauro Piombo, Claudia Contin Arlecchino, Giorgia Senesi ed altri ed è stato protagonista di  numerosissimi spettacoli, da Molière a Jonesco, da Pirandello a Beckett, da Pavese a Mazzantini, da Schnitzler a Coward. Frequentissime le sue collaborazioni con altre Associazioni e con Scuole che lo hanno portato su palcoscenici del Torinese, Liguria e Lombardia. Ha curato inoltre l’allestimento di spettacoli, tra cui Il Mare in gabbia, Jiorsenotu, La Rivoluzione delle Stelle Pensanti, Alberi (con il quale ha partecipato nel 2021 al “Contest Social : Let the theatre set you free” indetto dalla UILT a carattere Nazionale), Il Barone Rampante, Arlecchino Servo Innamorato, Il Cuoco Prigioniero ecc. Attualmente tiene laboratori  di Introduzione al Teatro recitato curando inoltre l’allestimento di nuovi Spettacoli  sia in seno all’Associazione “L’Astrolabio” sia presso altre Compagnie. Conduce inoltre apprezzati Seminari sulla Commedia dell’Arte. Da due anni segue Corsi di canto presso la Scuola di Musica di Mondovì con le insegnanti Paola Roggero e Mika Yatsugi.

MAURIZIO FORNERO – direttore d’orchestra

Si è diplomato in Organo e Composizione Organistica, Pianoforte e Clavicembalo presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino e successivamente laureato con lode in Clavicembalo. Nel 1992 è giunto, come unico rappresentante italiano, alle finali dell’European Organ Festival di Bolton (Gran Bretagna). Perfezionandosi nell’esecuzione filologica del repertorio antico, svolge da anni un’intensa attività concertistica sia come solista sia in formazioni cameristiche, che lo ha portato a esibirsi in festival nazionali e internazionali di musica antica e barocca tra cui Musica en Catedral di Astorga (Spagna), Van Vlaanderen di Bruges (Belgio), Festival Internazionale dell’Aia e di Utrecht (Olanda), l’Altro Suono-Unione Musicale di Torino, Festival Monteverdi di Cremona, Settembre Musica di Torino, Bologna Festival. Ha partecipato a numerose esecuzioni in diretta radiofonica su radio nazionali (Rai Radio Tre, Rai Filodiffusione) ed europee (Radio 3 Belgio, Radio Classica Spagna). Collabora come organista e cembalista con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, il Teatro Regio di Torino, l’Academia Montis Regalis, l’Accademia Corale Ruggero Maghini e il gruppo vocale Daltrocanto. Ha inciso per le case discografiche Stradivarius, Opus 111, Niccolò e Syrius numerosi CD di musiche di compositori del XVI, XVII e XVIII secolo. Fondatore dell’ensemble strumentale I Musici di Santa Pelagia, ha inciso, in coproduzione con l’ensemble vocale Festina Lente di Roma, la Messa per il SS. Natale di Alessandro Scarlatti e l’oratorio Santa Pelagia di Alessandro Stradella (Stradivarius), entrambe inedite. Docente di pratica del Basso Continuo presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino nel 2006 e nel 2009, attualmente ricopre la carica di Direttore della Scuola Comunale di Musica di Mondovì.

MARIA PAOLA VIANO – regista

Dopo il diploma in Contrabbasso conseguito presso il Conservatorio Statale di Musica “N. Paganini” di Genova, si laurea in Lettere Moderne presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino con una tesi sulle opere del compositore viennese Alexander Zemlinsky. Presso la Universität für Musik di Vienna perfeziona lo studio del Contrabbasso sotto la guida di Ludwig Streicher e consegue la laurea in Regia d’Opera. Come contrabbassista collabora dal 1989 al 1996 con numerose orchestre tra le quali: Teatro Carlo Felice di Genova, Orchestra RAI di Torino, Orchestra Sinfonica Haydn di Bolzano, Arena di Verona. Inizia la carriera registica in Austria con le prime messe in scena e come regista stabile presso il Landes Theater di Linz. Dopo l’esperienza austriaca è assistente alla regia in numerosi teatri europei e, dal 2006 al 2009, regista stabile presso la Deutsche Oper am Rhein di Düsseldorf. Dal 1997 a oggi, ha firmato numerose regie soprattutto nell’ambito operistico sia in Italia sia all’estero (tra gli altri, Landes Theater Linz, Norske Oper Oslo, Deutsche Oper am Rhein Düsseldorf, Piccolo Regio di Torino, Teatro Comunale di Modena, Grand Théâtre Genève, Teatro Comunale di Bologna, Teatro Lirico di Cagliari) con particolare interesse per la produzione contemporanea. Si dedica alla scrittura e alla traduzione di testi teatrali e, spesso impegnata nella realizzazione di video per la scena, approda negli ultimi anni alla sperimentazione cinematografica legata al teatro musicale. Il suo film Combattimento di Tancredi e Clorinda riceve premi e riconoscimenti a livello internazionale. All’attività registica unisce l’attività didattica: già docente di Arte scenica presso il Conservatorio “C. Monteverdi” di Bolzano (Sezione tedesca), il Conservatorio “A. Scontrino” di Trapani, la Musik Hochschule Robert Schumann di Düsseldorf, il Conservatorio “G.P. Palestrina” di Cagliari e la Scuola dell’Opera del Teatro Comunale di Bologna, attualmente è docente di Teoria e Tecnica dell’Interpretazione Scenica presso il Conservatorio “Verdi” di Milano.

MASSIMO VOGHERA – docente di Scenografia teatrale

Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Torino in scenografia con il prof. O. Coffano, compie le prime esperienze di teatro lavorando con Emanuele Luzzati ed E. Guglielminetti. Dopo alcune esperienze in Rai e al Teatro Regio di Torino segue la professione di scenografo realizzatore presso il Teatro Stabile di Torino per 15 anni, alternando tale attività con i suoi primi progetti per alcune compagnie teatrali come: Compagnia Assemblea Teatro, Viartisti teatro, compagnia Torino Spettacoli e molte altre. Recentemente ha firmato l’allestimento scenico per il musical Otello: l’ultimo bacio con la regia di Wayne Fowkes. Firma la scenografia per la cerimonia d’inaugurazione per l’International Final Grand Prix Figure Skating del Palavela di Torino. Per il cinema ha firmato la scena per il cortometraggio Buon Natale con Giulia Lazzarini. Sta lavorando alla scena dello spettacolo L’altro mondo – piccole storie di cambiamento, che ha debutterà al Teatro Comunale di Todi. È docente di scenografia teatrale e di storia e di teoria della scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Torino.

GIOVANNA FIORENTINI – docente di Costume per lo spettacolo

Diplomata in Scenografia e Costume all’Accademia di Belle Arti di Venezia, mentre è assistente alle scene e ai costumi per diverse produzioni liriche in teatri italiani ed esteri, comincia la sua carriera nel 2002, firmando scene e costumi per l’opera per interpreti bambini La Teresina al Teatro Goldoni di Venezia (regia Francesco Bellotto), quindi i costumi di Aida per l’Israeli Opera House di Tel Aviv, Macbeth e Attila per l’Opernwerkstatt di Vienna (regie di Paolo Trevisi). Firma in seguito i costumi per diversi spettacoli di prosa, tra cui L’Abate degli illusi (regia Gabbris Ferrari), Nina no far la stupida e Gelsomina e Zampanò (regie di  Damiano Michieletto).

Firma le scene e i costumi di Nabucco all’Opéra de Nice (regia Claire Servais), i costumi di Andrea Chénier all’Opéra National de Malaga e Manon Lescaut, coproduzione tra l’Opéra de Nice e il Festival Puccini di Torre del Lago (regia Paul-Emile Fourny), de La Fanciulla del West (regia Kirsten Harms) ancora per il Festival Puccini e de La Cenerentola al Theater Erfurt (regia Lynne Hockney). Nel sodalizio artistico con il regista P.E. Fourny, crea i costumi di Lakmé al Theater Bonn, a Metz e a Tours, di Don Giovanni al Savonlinna Opera Festival e al Teatro Nazionale Sloveno di Maribor, del Trittico pucciniano a Maribor, Tours e Metz, de La Traviata e de La Vida Breve all’Opéra Théâtre de Metz Métropole, di Manon Lescaut di Auber all’Opéra Royal de Wallonie di Liège, di Cavalleria Rusticana e Pagliacci a Metz, Toulon e al Teatro Pergolesi di Jesi, di Aida per Les Chorégies d’Orange e, sempre a Metz, de Les Contes d’Hoffmann, Carmen (anche a Reims, Jesi e Massy), Rigoletto, Fidelio, Giovanna d’Arco (ripresa al Teatro Pavarotti Freni di Modena nel 2021), Mireille nel giugno 2022. Per la regia di Sylvie Laligne firma i costumi del dittico Menottiano Amelia goes to the ball e The Telephone, in scena a Metz e a Toulon. Nell’estate 2022 firma i costumi de Il Xerse, regia di Leo Muscato, per il 48° Festival della Valle d’Itria di Martina Franca, e in ottobre quelli di Madama Butterfly, all’Opéra de Metz, per la regia di Giovanna Spinelli.

Dal 2004, insegna Tecniche di Elaborazione per il Costume all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove si occupa di coordinare la realizzazione dei costumi nell’ambito dei progetti didattici di coproduzione tra l’istituto e gli enti lirici, in particolare con la Fondazione Teatro La Fenice. Dal 2015 è titolare della cattedra di Costume per lo Spettacolo all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.

GIGLIOLA VINCI – docente di Tecniche sartoriali per il costume

Ho frequentato corsi di alta sartoria e modellistica, ma la passione per l’abito storico e l’abito di scena mi ha orientata verso lo studio del taglio d’epoca e del restauro del tessuto e del costume antico. Dal 1989 al 2018 ho lavorato presso il Teatro alla Scala di Milano, prima come sarta, poi come modellista, collaborando, tra gli altri, con Franca Squarciapino, Anna Anni, Maurizio Millenotti, Nana Cecchi. Ho inoltre lavorato con il Piccolo Teatro di Milano, l’Arena di Verona, il Teatro di Epidauro e, come costumista, per alcuni degli spettacoli dell’Ensemble Arcimboldo di Basilea e per i videoclip musicali di “Goccia” (Cristina Donà) e “Parole Alate” (Meg). Dal 2018 sono docente di “Confezione sartoriale ed industriale” presso L’ITS Tessile Abbigliamento Moda di Biella e dal 2021 sono docente di tecniche sartoriali per il costume presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.

GLI ENTI

ACADEMIA MONTIS REGALIS

Fondata nel 1994, l’Academia Montis Regalis è una delle realtà storiche del panorama filologico italiano, grazie a una formazione di strumenti originali che ha affrontato nei suoi 25 anni di attività un ampio repertorio del XVII e XVIII secolo, abbinando a un rigoroso rispetto della prassi esecutiva una meravigliosa musicalità, caratteristiche che appaiono evidenti sia nella sua vasta discografia sia nei concerti che l’hanno vista trionfare in gran parte d’Europa.

Parallelamente all’attività concertistica, ricopre fin dalla sua fondazione un ruolo di primo piano nel campo della formazione musicale, con i Corsi di Formazione Orchestrale tenuti da alcuni dei più acclamati specialisti come Jordi Savall e Barthold Kuijken, che hanno portato a Mondovì studenti provenienti da ogni parte del mondo, e la Scuola di Musica di Mondovì, diventata da tempo uno dei principali punti di riferimento del territorio. L’ensemble prende parte a Intrecci Barocchi, ambizioso progetto per la valorizzazione del repertorio preromantico finanziato dalla Regione Piemonte con la partecipazione di altre tre formazioni piemontesi, e organizza Mondovì Musica e – a partire dal 2019 – il Festival dei Saraceni.

Da questa stagione Enrico Onofri è il nuovo Direttore Musicale dell’Academia.

I MUSICI DI SANTA PELAGIA

L’associazione culturale I Musici di Santa Pelagia è stata costituita a Torino nel 2001 con l’obiettivo statutario di valorizzare, attraverso manifestazioni concertistiche e produzioni discografiche, composizioni inedite e sconosciute del periodo tardo rinascimentale e barocco, utilizzando criteri filologici e rifacendosi alla prassi esecutiva dell’epoca. Accanto all’esecuzione di opere di autori noti del panorama musicale sei-settecentesco, l’ensemble attua infatti una ricerca di opere inedite, privilegiando composizioni rare e di grande interesse artistico, storico e musicologico. Di particolare rilievo sono state le prime esecuzioni moderne del Ballet du Temple de la Paix di Jean-Baptiste Lully con la direzione di Barthold Kujiken, l’Oratorio Santa Pelagia di Alessandro Stradella e la Messa a tre voci per sua Altezza Reale Carlo Amedeo di Savoia di Maurizio Cazzati.

Nel corso della loro attività I Musici di Santa Pelagia hanno partecipato a numerose rassegne musicali e a manifestazioni di risonanza internazionale sia in Italia sia all’estero, tra cui il Roma Festival Barocco, MiTo, Les concerts à Saint-Germain (Ginevra) e Mille anni di Musica Italiana (Madrid), ottenendo sempre ampi consensi di pubblico e critica.

Di grande rilevanza internazionale sono state le prime incisioni della Messa per il SS. Natale del 1707 di Alessandro Scarlatti (2004), l’Oratorio Santa Pelagia di Alessandro Stradella (2007), entrambe pubblicate dalla casa discografica Stradivarius di Milano, che hanno riscosso ampi consensi di pubblica e di critica, testimoniati dai numerosi apprezzamenti su riviste specializzate di musica antica e barocca (Orfeo, Amadeus, Classic Voice). Nel 2016 l’ensemble ha realizzato per l’importante casa tedesca CPO la prima registrazione mondiale delle Sacre Lamentazioni del compositore bolognese Giovanni Paolo Colonna, che è stata recensita in termini estremamente positivi dall’autorevole MusicWeb International.

Nel 2008 I Musici di Santa Pelagia hanno avviato un vasto studio monografico sul violoncellista astigiano Carlo Graziani, artista protagonista nelle principali corti europee nella seconda metà del XVIII secolo. Il lavoro prevede l’incisione integrale del corpus musicale del compositore piemontese e l’edizione in stampa moderna, di cui fino a questo momento sono usciti due dischi, pubblicati rispettivamente dall’etichetta milanese Urania Records e dalla casa discografica belga Passacaille.

Sotto il profilo dell’organizzazione di concerti, I Musici di Santa Pelagia organizzano dal 2005 Regie Sinfonie, la stagione di musica barocca più importante di Torino, che edizione dopo edizione ha ospitato i concerti di parecchi cantanti, solisti, ensemble e direttori di fama internazionale, e nel 2016 sono stati incaricati dal comune di Pamparato di curare per un triennio il Festival dei Saraceni, una importante rassegna di musica antica, che nel 2017 ha tagliato lo straordinario traguardo della cinquantesima edizione. Grazie a una raffinata proposta artistica e alla presenza di artisti di grande richiamo nazionale e internazionale, entrambe le manifestazioni possono contare su un pubblico affezionato e su recensioni molto lusinghiere. Nel 2017 I Musici di Santa Pelagia hanno stipulato con l’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte la convenzione triennale “Intrecci Barocchi”, un vasto progetto di valorizzazione e diffusione della musica antica e barocca, che li ha visti al fianco dell’Academia Montis Regalis, dell’Accademia Corale “Stefano Tempia” e del Coro Maghini nell’allestimento di concerti memorabili, come quelli della Juditha triumphans di Antonio Vivaldi (2017), dell’Oratorio di Natale di Johann Sebastian Bach (2018), della Messa per il Santissimo Natale di Alessandro Scarlatti (2018), del Te Deum di Marc-Antoine Charpentier (2019) e del Messiah di Georg Friedrich Händel (2019), sotto la direzione di uno specialista del calibro di Antonio Florio.

Particolarmente intensa è anche l’attività svolta dai Musici di Santa Pelagia nel campo della formazione musicale, che si sostanzia nella gestione dell’Accademia Musicale Torinese e – dal 2017 – dall’Istituto Musicale “Giuseppe Verdi” di Asti, un fatto che dimostra la presenza sempre più capillare dell’ensemble nel tessuto musicale piemontese. Oltre a queste scuole, I Musici di Santa Pelagia hanno organizzato in estate a Pamparato il Summer Camp (riservato ai ragazzi e alle ragazze delle scuole primarie e secondarie di primo grado) e il Corso di Musica Antica, che sono ormai considerati tra gli appuntamenti più importanti dell’estate piemontese sia per gli specialisti che vogliono perfezionare il loro approccio esecutivo con docenti di grande prestigio sia per chi desidera avvicinarsi al mondo degli strumenti antichi e della prassi esecutiva d’epoca.

Direttore artistico dei Musici di Santa Pelagia è fin dalla fondazione il Maestro Maurizio Fornero, cembalista e organista di livello internazionale.

MAESTRO SOCIETÀ COOPERATIVA

Maestro è una cooperativa a mutualità prevalente relativamente giovane, nata per rispondere alla domanda crescente di molti artisti che necessitano un accompagnamento nell’elaborazione strategica del progetto artistico e, nel contempo, per supportare a livello amministrativo e logistico le differenti fasi della produzione.

Modulazioni, il nuovo progetto musicale per la città di Cuneo, accoglie nella propria programmazione giovani musicisti, iniziative dirette al pubblico della fascia infantile, laboratori per i musicisti in formazione, oltre che ad artisti da tempo riconosciuti in ambito internazionale. La manifestazione è patrocinata dal Comune di Cuneo e sostenuta dalla Direzione Spettacolo del Ministero e si relaziona con gli spazi e le realtà culturali del territorio. Modulazioni nasce da un‘idea condivisa tra Alessandro Baudino, presidente della cooperativa, e Paola Cialdella, direttore artistico di una stagione di concerti a Genova. Entrambi musicisti indipendenti in piena attività, sono legati da un rapporto di amicizia e stima, hanno una profonda formazione sulla materia e una solida pratica nell’ambito dell’organizzazione di eventi artistici.

ACCADEMIA ALBERTINA DI BELLE ARTI

Anche se il nome di “Albertina” rimanda a Carlo Alberto di Savoia, a cui si deve la decisiva “rifondazione” dell’Accademia nel 1833, le origini di questa sono molto più remote, tanto che l’Accademia torinese si può considerare una delle più antiche d’Italia.

Già nella prima metà del Seicento è attiva a Torino una “Università dei Pittori, Scultori e Architetti”, che diventa nel 1652 “Compagnia di S. Luca”, e che assumerà per la prima volta – ma definitivamente – l’appellativo di Accademia nel 1678, quando Maria Giovanna di Savoia-Nemours, vedova di Carlo Emanuele II, fonda l’Accademia dei Pittori, Scultori e Architetti, ispirandosi al modello dell’Académie Royale di Parigi.

Dopo altre riforme, sotto Vittorio Amedeo III (1778) e poi durante la dominazione napoleonica, intorno al 1833 si attua una vera e propria “rifondazione” ad opera di Carlo Alberto: alla “Regia Accademia Albertina” viene assegnata una nuova sede nell’edificio tuttora occupato; l’Accademia viene inoltre dotata di una significativa Pinacoteca, dove confluiscono le collezioni del marchese Monsignor Mossi di Morano e i preziosi cartoni gaudenziani già di proprietà sabauda.

Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento l’Accademia accompagna degnamente il passaggio dal realismo all’arte nuova, nella direzione dell’eclettismo, del Liberty e di un rinnovamento delle tematiche, con la pittura di paesaggio e di genere, che vede protagonisti Antonio Fontanesi, Giacomo Grosso, Cesare Ferro, e con la scultura di Vincenzo Vela, Odoardo Tabacchi ed Edoardo Rubino.

L’Albertina consuma l’ultima svolta a cominciare dall’inizio degli Anni Quaranta, con l’apporto di alcuni significativi rappresentanti della cultura figurativa torinese aggiornati sui modelli dell’avanguardia mitteleuropea e francese: Casorati, Paulucci e successivamente Menzio per la pittura, Cherchi per la scultura, Calandri per l’incisione, Kaneclin per la scenografia, ottimamente coadiuvati da validi assistenti come Galvano, Scroppo, Davico, che documentano gli sviluppi dell’arte nell’immediato dopoguerra.

In questi ultimi anni l’Accademia Albertina si è ulteriormente trasformata e rinnovata, promuovendo numerose iniziative didattiche e culturali. Da segnalare, nella fattispecie, la riorganizzazione e la riapertura al pubblico della Pinacoteca, il restauro del palazzo e la razionalizzazione degli spazi interni (tuttora in corso), l’intensa attività di mostre, conferenze, seminari e manifestazioni, la massiccia introduzione dell’informatica nell’Accademia e l’istituzione del nuovo corso sperimentale di Conservazione e Restauro a partire dall’anno scolastico 1997-98.


Venerdì 21 ottobre 2022 – ore 21

Museo Diocesano San Giovanni

Via Natta 36 – Asti

HÄNDEL PARLAVA ITALIANO

Georg Friedrich Händel (1685-1750)

Suite dall’opera “Il Rodrigo” HWV 5         

Ouverture – Gigue – Sarabande – Bourrée – Passacaille

Il duello amoroso HWV 82

Cantata per soprano, contralto, archi e basso continuo

Concerto grosso in la maggiore op. 6 n. 11 HWV 329

Andante larghetto e staccato – Allegro – Largo e staccato – Andante – Allegro

Maria Krylova, soprano

Nutsa Zakaidze, mezzosoprano

I Giovani dell’Academia Montis Regalis

Fabio Bonizzoni, direttore

DESCRIZIONE

Se Johann Sebastian Bach segnò il vertice assoluto della musica sacra barocca, nel campo dell’opera e della cantata profana si distinse soprattutto Georg Friedrich Händel, che nel corso della sua lunga e luminosa carriera fece mettere in scena alcuni dei massimi capolavori del XVIII secolo. La fama di queste opere ha avuto anni fa un prepotente ritorno di fiamma grazie al film Farinelli, che – accanto alla vicenda del celebre castrato – fece conoscere al pubblico del grande schermo alcune delle arie più emblematiche del compositore sassone. La straordinaria ricchezza del patrimonio vocale di Händel – che spazia da arie malinconiche e intrise di una profonda intensità espressiva a brani dalla travolgente scrittura virtuosistica – potrà essere apprezzata anche dal pubblico astigiano, che venerdì 21 ottobre alle 21 potrà assistere nella splendida cornice del Museo Diocesano San Giovanni all’esibizione del soprano Maria Krylova e del mezzosoprano Nutsa Zakaidze, due delle migliori soliste dell’Accademia Lirica di Osimo, una delle istituzioni liriche più prestigiose del nostro paese, che saranno accompagnate dall’orchestra barocca dei Giovani dell’Academia Montis Regalis diretta dal noto clavicembalista Fabio Bonizzoni. Il programma comprende la pochissimo conosciuta Suite del Rodrigo, una delle prime opere scritte dal giovanissimo compositore di Halle appena arrivato in Italia, la cantata Il duello amoroso, uno dei lavori più emblematici del lungo soggiorno romano che permise a Händel di affermarsi tra gli autori più brillanti dell’epoca, e il maestoso Concerto Grosso op. 6 n. 11, portato a termine in seguito a Londra.

CURRICULA

Nutsa Zakaidze

Nutsa Zakaidze, mezzosoprano, nasce a Tbilisi, in Georgia. Si laurea in canto al Conservatorio statale della capitale. Durante gli studi le è stata attribuita la borsa di studio Paata Burchuladze. Nel 2012 si aggiudica il premio speciale per le giovani promesse al Concorso internazionale Lado Ataneli. Successivamente vince il Grand Prix all’Internazional Festival Competition a Yerevan e il secondo premio al Concorso internazionale di musica Nodar Gabunia.Nel 2012 entra a far parte del Young Artist Program dell’Opera di Stato di Tbilisi, cantando Maddalena in Rigoletto, Carmen, Cherubino ne Le nozze di Figaro, Lyubasha ne La fidanzata dello Zar. Al Teatro dell’Opera di Tbilisi e al Teatro dell’Opera di Stato di Qutaisi interpreta i ruoli di Charlotte in Werther, la Regina Natela in Abesalom ed Eteri di Paliashvili, Barbale in Keto e Kote di Dolidze. E’ solista in concerti da camera e sinfonici con i Georgian Philharmonici, l’orchestra statale dell’Opera di Tbilisi, Tbilisi Concertino e Orchestra Barocca della Georgia. Prende parte al concerto di gala Belcanto Georgia alla Filarmonica di Berlino e ai concerti celebrativi del centenario del Conservatorio statale di Tbilisi e del centenario della Repubblica democratica georgiana. Si sta perfezionando all’Accademia d’Arte Lirica di Osimo, dove le è sono state assegnate la borsa di studio “Costantini” (2020) e “Francesca Alessandrini”(2021). Nel 2020 partecipa al Rossini Opera Festival, interpretando il ruolo di Melibea ne Il viaggio a Reims, nell’ambito dell’ Accademia Rossiniana “Alberto Zedda”, al Festival “Incontri Asolani” come solista in Nella Vienna di Beethoven accanto ad Elio, e all’opera Lo Scrigno Magico, in prima assoluta, al Teatro La Nuova Fenice di Osimo. Nel 2021 debutta al Teatro delle Muse di Ancona come Camilla nel Giovedì Grasso di Donizetti, prende parte alla prima esecuzione de L’ultima estate di Marcello Filotei – nei Teatri di Rieti e Fermo e negli auditorium di Foligno e l’Aquila – partecipa al Festival dei Giovani Musicisti europei di Mondovì, canta nei concerti “Bienvenue chez Rossini” e “Da Rossini ai Beatles” con l’Orchestra Sinfonica G. Rossini e interpreta i Wesendock Lieder di Richard Wagner con la FORM – Orchestra Regionale delle Marche. Nel 2022 canta Isaura nel Tancredi al Teatro della Fortuna di Fano e prende parte alla serata inaugurale del Festival “Il Belcanto ritrovato” al Teatro Rossini di Pesaro.

Maria Krylova

Maria Krylova, soprano, è nata a Saratov (Russia). All’età di cinque anni ha iniziato gli studi nella Scuola Musicale della sua città, con A. Barteneva per il pianoforte e Y. Massin per la composizione. All’età di undici anni intraprendeva lo studio del canto con A. Tarasova, artista onorata della Russia. Ha ultimato gli studi nel Collegio delle Arti di Saratov, nella con A. Makarova, solista del Teatro dell’Opera di Saratov, conseguendo la laurea in canto lirico e quella in didattica della musica. Si è laureata in canto lirico, con il massimo dei voti e la lode, al Conservatorio “A. Corelli” di Messina, perfezionandosi con Mariella Devia, Dimitra Theodossiou, Pietro Ballo. Nel 2020 è stata ammessa all’Accademia d’Arte Lirica di Osimo, dove ha ricevuto le borse di studio “Anselmo Nori” (2021)e “Costantini” (2022). Ha preso parte a numerosi concorsi nazionali di composizione sin dall’età di dieci anni. Nel 2012 ha ottenuto il Grand Prix al Concorso Internazionale di Canto “Il Volga scorre nel mio cuore”, e la menzione di merito al Concorso Internazionale “Olga Sosnovskaya” a Syktyvcar. nel 2015 ha ricevuto a Giarre (Catania) il “Premio Internazionale Giara d’Argento”. Ha preso parte a concerti Russia, Albania e Italia. Ha cantato con l’Orchestra della Radiotelevisione Albanese a Tirana e a Fier; è stata solista nella Messa dell’Incoronazione KV 317 di Mozart nella Cattedrale di Messina e in un concerto al Palazzo della cultura con il Coro e l’Orchestra del Conservatorio “A. Corelli”. Nel 2021 ha preso parte ai concerti del ciclo “Dante all’Opera” dell’Accademia d’Arte Lirica nel Teatrino Campana di Osimo, nel cortile del Palazzo ducale di Urbino, all’Abbazia di S. Urbano ad Apiro. Al Teatro delle Muse di Ancona ha partecipato alla produzione di Gianni Schicchi, diretta da Marco Guidarini con la regia di Marco Baliani, nel ruolo di Ciesca, e ha preso parte al concerto commemorativo di Giuseppe Bornaccini. Nel 2022 ha cantato al Teatro Rossini di Pesaro come solista con l’Orchestra Sinfonica Rossini, nell’ambito del Festival “Il Belcanto Ritrovato”.

Academia Montis Regalis

La Fondazione Academia Montis Regalis è un’istituzione piemontese impegnata da 25 anni nella diffusione della musica antica, nel 1994 ha dato vita a un’orchestra barocca e classica con l’intento di promuovere il repertorio sei-settecentesco secondo criteri storici e con l’utilizzo di strumenti originali. È nata così l’Academia Montis Regalis, che fin dall’inizio della propria attività è stata diretta dai più importanti specialisti internazionali nel campo della musica antica tra cui Ton Koopman, Jordi Savall, Christopher Hogwood, Reinhard Goebel, Monica Huggett, Luigi Mangiocavallo, Enrico Gatti, Alessandro De Marchi e molti altri. Negli anni successivi l’Orchestra ha iniziato un sodalizio discografico con la casa francese Opus 111 ed è stata invitata dall’Unione Musicale di Torino a collaborare alla realizzazione della rassegna concertistica l’Altro Suono, dedicata interamente alla musica antica. Queste collaborazioni hanno dato prestigio all’Orchestra, divenuta una realtà professionale tra le più apprezzate a livello nazionale e internazionale, con presenze regolari presso alcune istituzioni concertistiche e festival di grande importanza. Molti sono inoltre i riconoscimenti ottenuti in campo internazionale per quanto concerne l’attività discografica: Diapason d’Or, Choc Musique, Gramophone Choice. Da diversi anni l’Academia Montis Regalis ha affidato il ruolo di direttore stabile ad Alessandro De Marchi, affermato direttore d’orchestra italiano con il quale l’orchestra ha partecipato a un importante progetto discografico, la Vivaldi Edition, che ha come scopo l’incisione di tutti i manoscritti vivaldiani conservati presso la Biblioteca Nazionale di Torino. Il primo CD della collezione, la Juditha Triumphans, realizzato dall’Academia Montis Regalis ha riscosso un successo straordinario in tutto il mondo. A questa prima incisione se ne sono aggiunte altre quattro fra cui l’opera teatrale Orlando finto pazzo e una serie di concerti per violino e archi realizzati con Enrico Onofri. In seguito l’orchestra ha registrato per l’etichetta inglese Hyperion il Trionfo del Tempo e del Disinganno di Händel, San Giovanni Battista di Alessandro Stradella e il Davidis pugna et victoria di Alessandro Scarlatti. Dal 2010 l’Academia Montis Regalis è il gruppo residente presso il prestigioso Festival Innsbrucker Festwochen dove ogni anno mette in scena un’opera barocca e realizza progetti cameristici. Le quattro opere eseguite fino a ora, l’Olimpiade di Pergolesi, il Flavius Bertaridus di Telemann, la Stellidaura Vendicante di Provenzale e La Clemenza di Tito di Mozart, sono state accolte trionfalmente dalla critica internazionale e sono state registrate dal vivo da Sony Classic. Nel corso del 2013 l’Academia Montis Regalis ha inciso due CD con i controtenori David Hansen e Franco Fagioli, rispettivamente con le case discografiche Sony Classic e Naïve. È stata ospite del Festival di Potsdam Sans-Souci e nel 2005 ha conseguito il Premio Abbiati per l’attività artistica svolta nel settore della musica antica.

Fabio Bonizzoni

Fabio Bonizzoni – considerato tra i principali clavicembalisti e organisti della sua generazione – si è diplomato in organo barocco e in clavicembalo al Conservatorio dell’Aia studiando con Ton Koopman. Dal 2004, dopo aver suonato con le più importanti orchestre barocche dei nostri giorni (Amsterdam Baroque Orchestra di Ton Koopman, Le Concert des Nations di Jordi Savall, Europa Galante), si dedica esclusivamente alle sue attività di solista e direttore, in particolare della sua orchestra “La Risonanza”, con la quale si esibisce regolarmente nelle più importanti sale e nei principali festival europei. È inoltre professore di clavicembalo presso il Conservatorio di Musica di Novara e presso il Conservatorio Reale dell’Aia (Olanda). E’ presidente dell’Associazione Hendel, organismo che promuove studi e ricerche sulla musica di Handel in Italia. Da diversi anni Fabio Bonizzoni registra per la casa discografica spagnola Glossa. La sua discografia comprende opere di Claudio Merulo, Giovanni Salvatore, Giovanni Picchi, Francesco Geminiani, Bernardo Storace, Domenico Scarlatti oltre alle Variazioni Goldberg e all’Arte della Fuga di J.S. Bach. L’ultima sua pubblicazione è un doppio disco dedicato alle Toccate e partite di Frescobaldi per clavicembalo ed organo che ha recentemente vinto il premio come miglior disco dell’anno di musica antica sul mensile Amadeus. Con la Risonanza ha ultimato nel 2010 il progetto di registrazione integrale delle Cantate Italiane di Handel, definito dalla rivista “Gramophone” il progetto händeliano più importante del decennio; tre dei sette CD del progetto hanno vinto il prestigioso Handel Stanley Sadie Prize, e l’ultima pubblicazione «Apollo e Dafne» è vincitrice del Gramophone Award 2011. La sua attività si arricchisce anche di alcune presenze come direttore ospite sia di orchestre barocche (Orchestra Barocca di Siviglia, Wroclaw Baroque Orchestra, Nederlandse Bach Vereniging, Capella Cracoviensis) sia con orchestre moderne (Camerata Curitiba, Orchestra Metropolitana di Lisbona). Nel 2011 ha diretto l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano nell’inedito balletto “L’altro Casanova”.


Sabato 5 novembre 2022 – ore 18.30

Museo Diocesano San Giovanni

Via Natta 36 – Asti

WIENER KLASSIK

Franz Schubert (1797-1828)

Quartetto n. 12 in do minore per archi D.703 “Quartettsatz”

Allegro assai

Dmitri Shostakovich (1906-1975)

Quartetto n. 8 in do minore per archi op. 110

Largo – Allegro molto – Allegretto – Largo – Largo

Antonín Dvorák (1841-1904)

Quartetto n. 12 in fa maggiore per archi op. 96 “Americano”

Allegro, ma non troppo – Lento – Molto vivace – Finale

Quartetto Paganino

Leo Essels, violino

Estelle Weber, violino

Felicitas Frücht, viola

Samuel Weilacher, violoncello

DESCRIZIONE

Dopo la strepitosa inaugurazione che ha visto protagonista l’orchestra giovanile dell’Academia Montis Regalis diretta da Fabio Bonizzoni in un programma interamente dedicato alla produzione di Georg Friedrich Händel con la partecipazione del soprano Maria Krylova e del mezzosoprano Nutsa Zakaidze, sabato 5 novembre alle 18.30 la rassegna Regie Sinfonie prosegue la sua fruttuosa collaborazione con il Festival dei Giovani Musicisti Europei di Mondovì con un nuovo concerto di grandissimo interesse. Nell’incantevole cornice del Museo Diocesano San Giovanni sarà infatti di scena il Quartetto Paganino, un brillante ensemble tedesco costituito nel 2016, che delineerà un godibilissimo spaccato dell’evoluzione del quartetto per archi, partendo dal classico modello di Franz Schubert, autore che nella sua breve parabola creativa seppe sintetizzare genialmente lo stile del Classicismo viennese con le suggestioni dell’allora emergente Romanticismo, per arrivare fino a due capolavori della cameristica moderna come il Quartetto n. 8 di Dmitri Shostakovich e il celebre Quartetto “Americano” di Antonín Dvorák.

CURRICULUM

Quartetto Paganino

Dopo aver ottenuto il WDR 3 Klassik Award della città di Münster, organizzato dal Consiglio Musicale Tedesco, il Quartetto Paganino ha riscosso un crescente interesse a livello nazionale e successivamente è stato inserito nelle attività della Jürgen-Ponto-Foundation, che da molti anni promuove i giovani talenti più brillanti.

I membri del Quartetto Paganino si sono incontrati nel settembre del 2016 e hanno iniziato a lavorare sotto la guida di Christoph Wyneken, per 40 anni direttore artistico dalla LJO Baden-Württemberg, il quale ha saputo convogliare il loro entusiasmo giovanile in uno straordinario percorso musicale. Oltre alle qualità strumentali, il senso stilistico e l’empatia nell’esecuzione sono obiettivi di un costante miglioramento per un ensemble che vuole crescere e impegnarsi in un progetto artistico a lungo termine.


Sabato 12 novembre 2022 – ore 18.30

Museo Diocesano San Giovanni

Via Natta 36 – Asti

RECITAL PIANISTICO DI JEAN-PAUL GASPARIAN

Claude Debussy (1862-1918)

Preludes per pianoforte, primo libro, L 125

Danseuses de Delphes – Lent et grave, doux et soutenu

Voiles – Modéré – Dans un rythme sans rigueur et caressant

Le vent dans la plaine – Animé – Aussi légèrement que possible

Les sons et les parfums tournent dans l’air du soir – Modéré – Harmonieux et souple

Les collines d’Anacapri – Très modéré en alternance avec Vif

Des pas sur la neige – Triste et lent

Ce qu’a vu le vent d’ouest – Animé et tumultueux

La fille aux cheveux de lin – Très calme et doucement expressif

La sérénade interrompue – Modérément animé

La cathédrale engloutie – Profondément calme, dans une brume doucement sonore

La danse de Puck – Capricieux et léger

Minstrels – Modéré, nerveux et avec humour

Aleksandr Skjabin (1872-1915)

Sonata n. 3 in fa diesis minore op. 23

Drammatico – Allegretto – Andante – Presto con fuoco

Arno Babadžanjan (1921-1983)

Polyphonic Sonata

Prelude – Toccata – Fugue

Jean-Paul Gasparian, pianoforte

DESCRIZIONE

Sabato 12 novembre alle 18.30, sempre nel Museo Diocesano San Giovanni, il pubblico astigiano potrà apprezzare la raffinata arte di Jean-Paul Gasparian, pianista parigino di sconfinato talento, che ha iniziato a conquistare le più prestigiose platee europee prima ancora di compiere 20 anni, grazie a una tecnica impeccabile e a una eccezionale vena introspettiva, che gli permettono di eseguire in una chiave estremamente personale anche i capolavori più noti del grande repertorio pianistico di cui si credeva di sapere tutto. Il programma del suo recital è imperniato sulle opere di due degli autori più emblematici dei primi anni del XX secolo, il francese Claude Debussy e il virtuoso russo Aleksandr Scriabin, i cui lavori saranno affiancati da un brano molto affascinante di Arno Babadjanian, compositore armeno morto nel 1983, la cui produzione pianistica è tuttora in attesa di una riscoperta sistematica. Per finire, va sottolineato il fatto che Jean-Paul Gasparian è stato inserito dall’autorevole rivista specializzata francese Classica nel novero dei dieci pianisti più promettenti della giovane generazione.

CURRICULUM

Jean-Paul Gasparian

Jean-Paul Gasparian, nato a Parigi da una famiglia di musicisti, è stato ammesso precocemente al CNSM de Paris e, dopo il diploma, è entrato al Royal College of Music di Londra. Si è quindi perfezionato in Italia con Elisso Virsaladze e ha seguito i seminari di Tatiana Zelikman. Artista residente della Fondation Singer- Polignac e, dal 2017, Artista Steinway, ha ricevuto prestigiosi premi e si è progressivamente affermato come concertista e come solista con orchestre del calibro di Filarmonica di Parigi, National d’Ile-de-France, Filarmonica di Brema, Sinfonica di Berna, Sinfonica di Stato Armena. La stampa specializzata ha recensito con parole lusinghiere le sue incisioni e la rivista Classica lo ha collocato fra i primi 10 musicisti più promettenti della nuova generazione.


Sabato 19 novembre 2022 – ore 18.30

Museo Diocesano San Giovanni

Via Natta 36 – Asti

ROMANTICISMI

Franz Joseph Haydn (1732-1809)

Trio n. 18 in la maggiore per pianoforte, violino e violoncello Hob:XV:18

Allegro moderato – Andante – Allegro

Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809-1847)

Trio n. 2 in do minore per violino, violoncello e pianoforte op. 66

Allegro energico e con fuoco – Andante espressivo – Scherzo: Molto allegro quasi presto –

Finale: Allegro appassionato

Larisa Piano Trio

Eliette Harris, violino

Rosie Spinks, violoncello

Jasmin Allpress, pianoforte

DESCRIZIONE

L’avvento del Romanticismo costituisce il tema principale del quarto dei cinque concerti dedicati ai giovani musicisti europei, proseguendo idealmente il discorso avviato due settimane prima dal Quartetto PaganinoLa serata del 19 novembre al Museo Diocesano San Giovanni si aprirà nel nome di Franz Joseph Haydn, massimo esponente con Wolfgang Amadeus Mozart del Classicismo viennese, al punto da venire considerato dai suoi contemporanei l’autore più ispirato del repertorio cameristico e sinfonico della seconda metà del XVIII secolo. Lo stile del suo Trio n. 18 in la maggiore si fa apprezzare soprattutto per la nobiltà della scrittura, che vede i tre strumenti intrecciare un dialogo fitto e di grande profondità espressiva. Accanto a questo imprescindibile caposaldo del repertorio cameristico verrà eseguito il Trio n. 2 di Felix Mendelssohn-Bartholdy, compositore che riuscì a fare coesistere brillantemente una vena dolcemente introspettiva dai tratti inconfondibilmente romantici con una struttura ancora legata a filo doppio agli stilemi classici. Si tratta di opere quanto mai impegnative sotto l’aspetto sia tecnico sia espressivo, che consentiranno al pubblico di ammirare l’alto magistero strumentale dell’ensemble britannico Larisa Piano Trio.

CURRICULUM

Larisa Piano Trio

Il Larisa Piano Trio, che ha ottenuto numerosi premi e si esibisce regolarmente nel Regno Unito e a livello internazionale, si è formato al Royal Northern College of Music di Manchester. Recentemente è stato invitato a progetti in residence in Italia e Olanda e prossimamente parteciperà a una settimana presso lo Schönberg Centre di Vienna. Accanto al classico repertorio cameristico, con una predilezione per compositori come Haydn, Mendelssohn, Ravel e Brahms, il Trio è attivo anche nel campo della nuova musica, collaborando con la Norfolk New Music e con Michael Finnissy, che gli ha dedicato un brano.


Sabato 26 novembre 2022 – ore 18.30

Museo Diocesano San Giovanni

Via Natta 36 – Asti

PERCORSI DI STILE

Domenico Scarlatti (1685-1757)

Sonata in sol maggiore K 14

Sonata in la maggiore K 208

Fernando Sor (1778-1839)

Grand Solo in re maggiore op. 14

Francisco Tárrega (1852-1909)

Variazioni sul “Carnevale di Venezia” da Paganini

Astor Piazzolla (1921-1992)

Invierno Porteño (Las Cuatro Estaciones Porteñas)

Mario Castelnuovo-Tedesco (1895-1968)

da 24 Caprichos de Goya, op. 195:

  1. 20 – Obsequio a el maestro
  2. 18 – El sueño de la razón produce mostruos

Carlotta Dalia, chitarra

DESCRIZIONE

Sabato 26 novembre la rassegna dedicata ai giovani musicisti europei saluterà il pubblico astigiano e darà appuntamento all’anno successivo con il concerto della giovane chitarrista toscana Carlotta Dalia, vera e propria enfant prodige, che si è esibita in pubblico per la prima volta all’età di soli 12 anni. Il programma del suo concerto parte da uno dei più grandi maestri del Barocco internazionale, Domenico Scarlatti, che legò gran parte della sua fama al clavicembalo. Carlotta Dalia rivisiterà due sue sonate, mettendo in evidenza la tradizione iberica presente in numerosi lavori di Scarlatti, che trascorse gran parte della sua esistenza in Spagna. Le suggestioni spagnole saranno presenti anche nelle opere di Fernando Sor, maestro riconosciuto della chitarra spagnola del XVIII secolo, mentre i brani di Mario Castelnuovo Tedesco porteranno il pubblico a scoprire un capitolo tuttora poco noto della storia della musica del XX secolo.

CURRICULUM

Carlotta Dalia

Carlotta Dalia ha studiato con Alessandro Benedettelli, Aniello Desiderio, Carlo Marchione e Giampaolo Bandini. Nel 2017 ha ottenuto il Diploma di merito frequentando i corsi di Oscar Ghiglia presso l’Accademia Chigiana di Siena e attualmente studia nella classe di Laura Young presso il Mozarteum di Salisburgo. Ha tenuto il suo primo recital solistico all’età di 12 anni e si è esibita in Italia, paesi europei, Russia, Giappone e ha vinto più di 40 premi in prestigiosi concorsi nazionali e internazionali. Dal 2016 è una D’Addario Artist e dal 2021 è membro della Si-Yo Music Foundation di New York. Suona uno strumento costruito dal liutaio Andrea Tacchi.